Come spesso accade nel calcio, Karel Zeman passa in poche ore dall’essere un allenatore già in bilico al trionfatore per il successo nel derby. Tanto più che la promozione di Porcino tra i titolari, nel tridente d’attacco, è coincisa con la marcatura dell’esterno ex Taranto e Ischia: “Adesso è una mossa indovinata ma se avesse sbagliato sarei stato descritto come un cretino… Come avevo spiegato nel pre-partita, avevamo bisogno di gente che ha già giocato in queste categorie e potesse garantirci sostanza”.
Nello spogliatoio amaranto c’è la consapevolezza che si possa crescere ancora tanto: “Quando saremo in una condizione ottimale, potremo mettere dentro anche i giovani con qualità ancora inespresse. Abbiamo commessi tanti errori tattici ma alla fine sono contento della prestazione. Con questa intensità possiamo mettere in difficoltà tutti”.
Ha tenuto banco il grande caldo, con il Messina che si è letteralmente sciolto, dopo avere affrontato le prime tre gare ufficiali della stagione, contro Siena, Spal e Siracusa, sempre in serale: “Sabato ho seguito le gare degli altri gironi di Lega Pro. Tutte le squadre hanno mostrato un evidente calo nella ripresa, mentre noi abbiamo lavorato a lungo per non accusarli, né adesso né in seguito. All’inizio questo ha comportato meno lucidità, come a Fondi, ma contro il Messina abbiamo compensato con le grandi motivazioni e siamo stati subito brillanti”.
Soddisfatto ovviamente Antonio Porcino, match winner insieme a Oggiano. Cresciuto nel Santarcangelo, è reggino e per lui un gol nel derby vale doppio: “Volevo dare il massimo, come sempre. Non mi preoccupava la posizione, l’importante era dare una mano. Sono felicissimo di questo gol, segnato peraltro sotto la Curva. Ancora non ci credo, una vittoria nel derby è ancora più importante”.
