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Zeman duro: “L’arbitro il migliore del Giugliano. Schifato, così non ho più voglia”

Un fiume in piena Karel Zeman al termine del match perso dal Messina per 2-1 al “Vallefuoco” di Mugnano. Nel mirino la direzione arbitrale, con i peloritani in 10 dal finale del primo tempo per il cartellino rosso a Bruno. Il tecnico giallorosso, intervistato da Tcf, ha inizialmente spiegato: “E’ stata una partita troppo condizionata dal vento, sapevamo che si sarebbe giocato ad una porta, con un tempo per parte. Secondo me ci siamo mostrati superiori all’avversario, purtroppo il rigore sbagliato non ci ha permesso di completare la rimonta e in quel momento per me avremmo anche potuto vincere la partita. Perché ha calciato Rossetti? Non è stata mia la scelta, ero convinto calciasse Crucitti. E’ comunque una cosa abbastanza normale, purtroppo è andata male”.

Saverino
Saverino nuovamente titolare dopo il gol alla Palmese (foto Nino La Macchia)

Poi l’attacco, senza mezze misure, nei confronti del direttore di gara: “L’arbitro è stato il migliore in campo per il Giugliano, dalla panchina ho viste cose nemmeno da Terza Categoria, non sembrava una partita da serie D. Ho preso continui sputi in testa, mi dicevano che dovevo morire sia io che mio padre. Loro meritavano sette o otto espulsioni, invece ne abbiamo avuta una noi”.

“Ero certo che avremmo disputato una bella partita – ha proseguito Zeman – ed ero anche convinto di vincere. Pensavo però di giocare una partita di calcio e invece mi sono trovato ad affrontare qualcosa di diverso. Per fortuna abbiamo quattro o cinque giorni di pausa e avrò modo di riflettere. Se è il campionato è questo non ho voglia di partecipare. Ero già schifato prima, adesso mi sta venendo il voltastomaco”. Uno sfogo durissimo.

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