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Weekend di riflessione in casa Messina. Pitino: “Proto sta valutando il da farsi”

Non è un momento semplice per il Messina. Il presidente Franco Proto lo aveva peraltro preannunciato in alcune ospitate televisive, ammettendo che perfino l’iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro era impresa resa ardua dal passivo accumulato dal club. L’ACR, nato nell’asta fallimentare del marzo del 2009 da una costola del defunto FC dei Franza, non ha mai trovato continuità societaria, neppure dopo l’agognato ritorno tra i professionisti. E il “rosso” che, gestione dopo gestione, si è dilatato non agevola la programmazione futura.

Marcello Pitino
Il direttore sportivo del Messina Marcello Pitino

Entro fine giugno poi ci sono cinque mensilità da versare ai tesserati, unitamente alla relativa contribuzione fiscale. Agli ultimi assegni che, fisiologicamente, bisognerebbe staccare per chiudere un’annata che ha regalato la salvezza sul campo ed altra incertezza sulle scrivanie, si aggiunge infatti il bimestre non saldato ad inizio anno, quando invece del mercato tenne banco l’infinita querelle societaria, poi sfociata nell’ennesimo avvicendamento alla guida del club.

Al rientro da Firenze, dove ha partecipato ad un’assemblea di Lega, il direttore sportivo Marcello Pitino non nasconde la delicatezza del momento, aggravata dal duro confronto con la tifoseria organizzata, in apprensione di fronte alla prospettiva dell’ennesimo fallimento: “Non essendo stato presente al faccia a faccia, non conosco nei dettagli la situazione. Il presidente Franco Proto ha preso un po’ di tempo per valutare il da farsi. Si concederà due giorni di riflessione in questo weekend e all’inizio della prossima settimana svelerà le prossime mosse del club”.

Cristiano Lucarelli
Il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli (foto Emanuele Taccardi)

Un’impasse che rischia di rappresentare un foglio di via per il tecnico Cristiano Lucarelli, che aveva chiesto certezze e garanzie immediate in vista del prossimo torneo. Sul punto però Pitino non è d’accordo. “Anche il mister si è preso una settimana di tempo. Con lui si è parlato con franchezza e quindi non ha senso dire che adesso è più vicino o più lontano da Messina. Con serenità, mantenendo il rispetto reciproco, ognuno farà le sue scelte, ma non c’è ancora nulla di scontato”.

Si vive una situazione incandescente anche in Lega, con il presidente Gabriele Gravina che si è detto pronto a clamorose iniziative di protesta se non arriveranno risposte dalle Leghe di A e B. A descrivere il momento del terzo campionato nazionale, che tornerà peraltro a chiamarsi “serie C”, è sempre Pitino: “A Firenze si è parlato della situazione delicata che vive la Lega Pro, il cui futuro non è roseo. L’intero movimento ne ha preso coscienza. Il presidente Gravina, a nome delle società, assumerà una posizione forte se non si concretizzerà un cambio di rotta”.

Gabriele Gravina
Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina

Il ds del Messina riassume così le istanze dei club di terza serie: “Chiediamo il rispetto della legge Melandri e quindi della contribuzione che doveva essere garantita ai club. Bisogna riconoscere che la C ha un ruolo importante nel sistema calcio in Italia, occorre cominciare a parlare di progettualità e programmi e soprattutto di importanti riforme. Siamo molto indietro rispetto a dove dovevamo essere”. Ma il momento d’impasse che vive l’ACR allontana, almeno per il momento, anche questi scenari.

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