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Visalli: “La A1 era il tassello mancante”. Famà: “Da Napoli abbiamo iniziato a crederci”

E’ passata qualche settimana dalla festa per la storica promozione in Serie A1, ma per il Circolo del Tennis e della Vela, premiato al Comune, l’entusiasmo è rimasto intatto. Ecco l’analisi del direttore tecnico Gino Visalli sulla stagione appena conclusa: “E’ stata una promozione tanto attesa, ma non programmata. La squadra era stata costruita per puntare ai playoff, poi ci sono state alcune circostanze favorevoli a livello di incontri, inoltre Gianluca Naso ha disputato una stagione impeccabile, Romboli ha giocato su un livello più alto della stagione precedente e tutto il nostro settore giovanile con Antonio Famà. La Serie A1 era il tassello mancante. Adesso ci sarà del tempo per prepararsi ad un impegno gravoso, ma anche esaltante”.

Gino Visalli portato in trionfo

“Nella partita di ritorno con il Bassano – spiega Visalli, ricordando la finale – c’è stato un tifo clamoroso, tutta questa gente non l’avevo mai vista, anche i giocatori ospiti hanno avuto parole di elogio. La premiazione al Comune? Significa un’attenzione particolare anche verso le piccole società come la nostra che è composta da gente appassionata e con grandi sacrifici cerca di portare in alto il tennis a Messina”.

Tra le pedine del gruppo il messinese Antonio Famà, protagonista in “casa”: “Festeggiamo ancora questo magnifico traguardo raggiunto. Con i compagni abbiamo vissuto dei momenti indimenticabili. Dalla trasferta a Napoli abbiamo iniziato davvero a crederci, perché reputavamo questa squadra molto forte e vincere 5-1 è stato un grande risultato. Quella sfida ci ha dato tanta carica ed energia positiva”.

Caputo, Antonio Famà, Visalli, Caio Silva, Naso Nastro. Christian Famà

“Il momento più bello – prosegue Famà – è stato festeggiare nel Circolo in cui sono nato. Una gioia particolare per me che ho vissuto dall’Under 10 fino alla massima promozione, momenti che rimarranno sempre impressi. La finale con il Bassano? Sono state partite combattute e dure, non era facile. Adesso abbiamo più di un anno per prepararci al meglio alla Serie A1, ma siamo carichi e sicuri di poter fare bene”.

 

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