Il tecnico dell’Orlandina Basket Domenico Bolignano ha presentato su Reggioacanestro la partitissima della seconda giornata di serie B Interregionale che si disputerà sul campo della “sua” Viola Reggio Calabria. Al Pentimele è attesa una sfida intensa tra due squadre vittoriose all’esordio. L’allenatore paladino è reduce da tre anni con i colori nero-arancio: “I derby sono tanti ma il prossimo è ovvio che ha un sapore diverso. È il mio primo da capo allenatore da avversario contro la Viola al Pentimele”.
La vittoria su Milazzo è arrivata nonostante un’assenza pesante: “Non abbiamo schierato Jasaitis all’esordio per precauzione dopo qualche risentimento avvertito in settimana. Sapevamo che con Milazzo sarebbe stata una gara dura e quindi non volevamo rischiarlo per puntare su chi stava bene. La problematica iniziale è stata che abbiamo consentito un po’ troppo nel corso del primo tempo ai nostri avversari. Nella ripresa abbiamo concesso soltanto sedici punti ad un attacco come Milazzo e complessivamente 48 tiri totali”.
L’esordio ha detto che si dovrà lavorare in attacco, mentre la difesa paladina già mostra numeri importanti e confortanti: “Sono contento della prestazione da un punto di vista mentale e difensivo. Offensivamente siamo stati molto poco brillanti ma me lo aspettavo. I galloni di favorita non ci aiutano. L’aria di derby si sentiva qui a Capo d’Orlando anche per le storie intrecciate dei giocatori. Ad esempio due nostri tesserati giocano là in prestito”.
L’Orlandina è inserita di diritto tra le migliori squadre del girone in un torneo che promette spettacolo e interesse. “Al di là dei ranking iniziali sulla struttura di una squadra credo che bisogna ancora aspettare qualche settimana per emettere verdetti. Le prime quattro giornate sconteranno il fatto che il campionato è nuovo e alcune squadre hanno un’intelaiatura importante sin dall’anno precedente. Chi ha un gruppo amalgamato parte in vantaggio rispetto agli organici totalmente nuovi. Questa B sarà particolare, le assenze possono incidere su squadre più corte e piccole. Quelle più strutturate possono inciampare all’inizio ma quando troveranno la quadra sarà difficile fermarle”.
L’avversario sarà molto motivato e voglioso di ottenere il primo successo interno: “La Viola ha assemblato una squadra che dà pochi punti di riferimento, portata a costruire soluzioni veloci e che fa del tiro la sua arma principale. Tiri aperti e transizione sono il gioco prediletto, anche se c’è qualche interprete con variabili interne e un potenziale offensivo importante. Proveremo a limitarli con il lavoro difensivo”.