Intervistato dal portale news.superscommesse.it Vincenzo Nibali ribadisce di avere nel Giro d’Italia l’obiettivo stagionale. Il campione messinese parla delle tappe più significative e degli avversari. Poi un tuffo nel passato, rivisitando le quattro vittorie complessive nei tre grandi GT. Per finire si parla del nuovo progetto Bahrain Merida e dei tre anni trascorsi alla Astana.
“Il Giro è una corsa che può riservare sempre grandi sorprese. Non bisogna sottovalutare nessuna tappa, anche quella che sembra solo un trasferimento. Nell’edizione di quest’anno del Giro non mancano appuntamenti particolari come Messina, lo Stelvio e la partenza da Castellania. Non temo alcuna tappa in particolare, ripeto occorrerà tenere sempre gli occhi bene aperti”.
“Quanto ho detto prima vale a maggior ragione anche per gli avversari. Saranno in tanti alla partenza di Alghero che avranno le carte in regola per arrivare in rosa a Milano. Tra questi uno è senz’altro Fabio Aru. E’ un giovane che ha però ha già dimostrato grandi doti e di essere in grado di vincere una corsa a tappe di tre settimane. Ci conosciamo, siamo stati compagni di squadra, a volte ci alleniamo insieme. Insomma gli ingredienti per una bella sfida non mancano di certo. Staremo a vedere”.
“Ogni corsa ha la propria storia, cambia il percorso, gli avversari, cambi anche tu che stai correndo in quel momento. Il Tour mi ha dato una grande popolarità a livello internazionale e per questo la considero una corsa unica. Il Giro è la corsa che ogni giovane corridore sogna di correre e magari di vincere. Da italiano è una gara che amo. Mi piacciono le strade, il pubblico, l’affetto di quanti aspettano ore lungo la strada. La Vuelta è una corsa particolare che è cresciuta molto negli anni e che si sta avvicinando alle altre due”.
“Penso che siano possibili entrambe, certo dipende dai percorsi”.
“Tutto è nuovo nel team Bahrain Merida, mentre quando sono passato in Astana sono entrato in una squadra che aveva già una propria fisionomia. La curiosità e la voglia di fare bene, tuttavia, sono le stesse”.
“Se dovessi fare un bilancio del periodo Astana si chiuderebbe senz’altro in positivo. Vittorie a parte, è stata una bella esperienza in un team davvero forte. Il momento più brutto? La Vuelta 2015”.