Il Messina ha lanciato con largo anticipo la campagna abbonamenti, con il chiaro obiettivo di assicurarsi una cornice di pubblico ancora maggiore rispetto all’ultimo biennio e ad un torneo che vedeva al via anche formazioni di non grande blasone oltre ad una maggiore liquidità, utilissima in fase di mercato. Già un centinaio le tessere sottoscritte nei primissimi giorni successivi al lancio della campagna: una cinquantina erano state d’altronde già prenotate in occasione del “Messina Day” domenica scorsa al San Filippo.
La società ha comunicato che la sottoscrizione degli abbonamenti per la stagione sportiva 2014/2015 e delle supporter card obbligatorie in Lega Pro potrà essere effettuata presso lo stadio “San Filippo” il martedì ed il giovedì in una doppia fascia oraria (10:00/13:00 e 14:00/17:00), il mercoledì ed il venerdì negli orari diurni (10:00/13:00). Dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 20:00, è possibile recarsi invece presso il “Bar delle Rose” di Piazza Castronovo.
In tal senso d’altronde il direttore generale con delega al marketing Vincenzo Lo Monaco non ha nascosto le aspettative della proprietà: “Abbiamo voluto lanciare subito la campagna abbonamenti, per dare modo ai tifosi di sottoscriverla nel corso dell’estate. Ci aspettiamo molto dopo le due promozioni consecutive, il risanamento di una società che era stata sull’orlo del fallimento ed anche dopo tutto l’entusiasmo che si è ricreato intorno alla squadra. Contiamo sul seguito del pubblico, giustificato anche dal livello del torneo che affronteremo. Senza il calore dei tifosi d’altronde sarebbe davvero difficile andare avanti”.
Il dirigente ha rappresentato la società anche nella giornata di festa in cui Quintoni, Cucinotta ed Ignoffo sono stati circondati dall’affetto dei più piccoli presso l’Istituto scolastico Vann’Antò di Villa Lina a Ritiro: “Ci aspettavamo di trovare questo entusiasmo, in quanto già l’anno scorso eravamo stati in visita alla scuola e abbiamo voluto ritornarci. Questo è probabilmente un quartiere dimenticato della città ed in cui viene inconsciamente inculcata ai ragazzi l’idea che non può pretendere nulla dalla vita. Invece nel nostro piccolo miriamo ad incoraggiare chi vi risiede, dimostrando che può ottenere ciò che vuole”.
La scalata realizzata nell’arco degli ultimi mesi ha ovviamente incentivato aspettative ed entusiasmo: “Vincere non è mai facile, soprattutto se pensiamo alla situazione in cui ci eravamo ritrovati a gennaio. Da lì abbiamo compiuto una bella scalata, segno che il lavoro paga sempre. Speriamo di raggiungere anche in futuro risultati di rilievo”.
