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Vince l’Ungheria ma a Reggio Calabria è una festa il ritorno dell’Italia

L’Ungheria di Zoltan Perl rovina la festa battendo l’Italbasket 67-71 al PalaCalafiore. Uno spettacolo incredibile, con il “vecchio” PentiMele allestito a festa in un’atmosfera incredibile, come si fosse tornati ai tempi della Serie A di Ginobili. Un tutto esaurito da far venire i brividi, con le due squadre – soprattutto quella azzurra – che ne risente involontariamente in avvio, segnando poco (10 punti totali) nei primi 5’10”.

Italia
Caruso vola a canestro

L’italia ha le polveri completamente bagnate, con il solo Severini a trovare la via della retina dalla lunga distanza. Per gli ospiti sono invece Goloman, Perl e Reuvers a dare il +4 dopo metà primo parziale (3-7). Diouf sblocca la squadra di coach Pozzecco in uscita da timeout, Perl risponde in transizione, Spagnolo al ferro ed Akele dalla lunga distanza per il sorpasso a quota 10 al 9’, prima che Keller – prima dalla lunetta poi con un alley-oop – chiuda il primo quarto sul 10-13 magiaro.

Akele apre la seconda parte del primo tempo impattando a quota 13, ma due bombe di Vojvoda e Pongo firmano il primo tentativo di allungo del match con il +6 ospite. Spagnolo e Sarr riaccorciano al -2 nonostante i punti 5 e 6 di Keller, poi dalla lunetta è il play azzurro a ritrovare la parità prima e servire Caruso poi il vantaggio sul 23-21, seguito poi dalla rubata ed il contropiede del +4 al 15’. Varadi e Vojvoda permettono ai ragazzi di coach Okom di rimettere il naso avanti, con Diouf che tiene l’Italbasket in scia e l’ex Capo d’Orlando Perl a regalare il +5 ai magiari all’intervallo lungo.

Italia
L’esultanza di Niang

L’Italbasket che torna sul parquet è una squadra più intensa, con Diuof, Spagnolo ed Akele che lanciano la riscossa toccando il +6. L’Ungheria rimane a contatto con Keller, ma dalla lunetta Bortolani, a rimbalzo d’attacco – uno dei pochi – Diouf, e dall’angolo Akele allungano nuovamente issando il vantaggio alla doppia cifra, 46-36, al 28’. Perl però non vuole mollare la presa, con un turnaround jump shot accorcia prima che ancora la coppia Bortolani-Akele fissi il punteggio sul 50-42 alla fine del terzo parziale.

Finita? Macchè. Perchè Bortolani dalla lunga distanza apre l’ultimo quarto, ma Vojvoda, Goloman, Keller e Perl ridanno il vantaggio ai magiari, poi altri due canestri di Vojvoda ed una rubata di Somogyi issano l’Ungheria al +9 al 36’. Spagnolo sblocca gli Azzurri, Akele e Spagnolo rintuzzano intervallati ancora da Somogyi. Diouf realizza subendo fallo e realizzando il -2 a 47”5’ dalla fine, ma è Perl a chiudere la gara appoggiando al ferro e realizzando i liberi della virtuale vittoria anticipata.

Italia
Anche Diouf in doppia cifra

Italia-Ungheria 67-71 (10-13, 17-19, 21-10, 17-29)
Italia: Sarr 2 (1/3, 0/1), Spagnolo 14 (4/9, 0/1), Procida (0/3, 0/1), Niang,Basile (0/1 da tre), Bortolani 13 (1/5, 3/6), Caruso 4 (2/2), Diouf 11 (4/10), Severini 3 (1/4 da tre), Grant ne, Akele 17 (3/3, 3/5), Pajola 3 (0/1, 1/3). All. Pozzecco.
Ungheria: Pongo 6 (1/1, 1/2), Pallai ne, Keller 12 (5/7), Mocsan ne, Vojvoda 16 (3/5, 3/6), Varadi 3 (1/5 da tre), Goloman 5 (1/4, 1/1), Lukacs, Perl 20 (7/16, 1/2), Somogyi 4 (2/3), Reuvers 5 (2/4, 0/4). All. Okorn.
Arbitri: Marius Ciulin (Romania), Josip Jurcevic (Croazia), Ilias Kounelles (Cipro).
Spettatori: 7000 (Sold-out).
Tiri da due Ita 15/36, Ung 21/41; Tiri da tre Ita 8/22, Ung 7/20; Tiri liberi Ita 13/13, Ung 8/12; Rimbalzi Ita 26, Ung 42; Assist Ita 19 (Spagnolo 5), Ung 17. Falli: Ita 19, Ung 22. Fallo tecnico a Pozzecco al 18′.

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