La prima udienza è stata decisamente interlocutoria, ma almeno il Messina ha rotto il ghiaccio e preso confidenza con un’aula in cui verrà scritto il suo destino. A rappresentare il club di Natale Stracuzzi, in febbrile attesa delle pronunce del Tribunale Federale Nazionale, è l’avvocato Giovanni Villari, esperto di diritto sportivo che consente così alla nuova proprietà di perseguire l’obiettivo della “messinesità” non soltanto a livello dirigenziale ma anche sul fronte dei professionisti che la supportano. Il rinvio imposto dal prolungarsi del dibattimento su Teramo e Savona costringe i siciliani ad un’ulteriore attesa. “I tempi si stanno allungando, ma il processo deve essere fatto garantendo a tutti il diritto di difesa. Le varie parti fanno il proprio dovere, portando avanti le rispettive istanze” evidenzia il legale, già fondatore della Federazione messinese di “Fratelli d’Italia”.
Prima giornata dedicata all’appello con il Messina che era presente in aula, a differenza del Barletta, società che viene seguita con grande attenzione, e che è già stata penalizzata di un punto per responsabilità oggettiva al pari di Luparense e L’Aquila. “Ovviamente i pugliesi partecipano al processo come società deferita ed il Messina chiede di intervenire in qualità di club interessato all’eventuale retrocessione dei biancorossi o della Vigor Lamezia. Sensazioni? Ci aggiorniamo a giovedì mattina alle 9, non si è ancora fatto nulla. I passaggi successivi saranno quelli delle valutazioni delle istanze di intervento, tra cui quella dell’ACR, quindi il tribunale deciderà sugli interventi delle società che ne faranno richiesta e si inizierà col vero e proprio dibattimento. Vi saranno testimoni da sentire e verrà data la parola agli avvocati per le conclusioni”.
In Italia i tre studi più quotati sono il milanese Cantamessa, specializzato soprattutto in diritti televisivi e media, e quelli del bolognese Mattia Grassani, presente a Roma con quattro collaboratori, e del campano Eduardo Chiacchio, che monopolizzano i procedimenti sul diritto sportivo. Il primo tutela di fronte al Tribunale Nazionale Federale Entella, Ascoli e Gubbio, tutte già ad un passo dal riconoscimento delle loro ragioni, il secondo Catania, Teramo e Vigor Lamezia, con gli etnei che hanno limitato i danni mentre i calabresi temono di essere stangati proprio come gli abruzzesi.
Villari è pronto a sostenere un confronto del genere: “È una sfida stimolante, il mio studio ha preso a cuore quest’avventura. Ringrazio i collaboratori che in pieno agosto hanno rinunciato alle proprie ferie per aiutarmi a portare avanti le difese del Messina, in particolare l’avvocato Alberto Leo, che mi sta dando una grossa mano a valutare tutte le carte. L’ACR è presente in questo processo in quanto portatore di un interesse ben preciso, ovvero l’aver condotto una stagione agonistica sul campo senza partecipare a combine e subendo invece il comportamento di altre società che con atteggiamenti non leciti si sono salvate. Ripeto, a differenza di chi, come il Messina, ha agito sempre in modo leale e corretto”.