Sarà il legale messinese Giovanni Villari a tutelare l’ACR di fronte al Tribunale Federale Nazionale. Lo raggiungiamo telefonicamente mentre ha appena raggiunto l’aeroporto di Catania, prima di imbarcarsi sul volo che lo porterà a Roma, dove alloggerà proprio presso l’NH Vittorio Veneto, sede del dibattimento sul calcioscommesse. Il club ha preferito rinunciare alla difesa di Mattia Grassani, il legale bolognese che già assiste Entella, Ascoli e Gubbio. A pesare motivi di natura economica, per via dell’alta parcella richiesta dall’avvocato e dei debiti ancora non onorati dalle precedenti gestioni del club.
Disdetto l’appuntamento precedentemente fissato in Emilia dal commercialista Leonardo Termini (che pure aveva prenotato albergo e volo aereo), Stracuzzi ha preferito affidarsi a Villari, noto anche per l’impegno politico, dal momento che è stato il fondatore in città della Federazione di “Fratelli d’Italia”: “Con il neo-presidente del Messina ho avuto i primi contatti già sabato, all’indomani dell’acquisizione del club, e ho iniziato a lavorare con alcuni colleghi di studio alla pratica relativa all’ACR. Lunedì pomeriggio abbiamo depositato l’istanza di ammissione con contestuale atto di intervento al Tribunale Federale Nazionale”.
Una procedura formalizzata per via telematica attraverso posta elettronica certificata. “Abbiamo dovuto illustrare quali sono le ragioni che legittimano l’interesse dell’ACR alla partecipazione nel processo. Il campionato è stato falsato da comportamenti illeciti. Siamo contro-interessati all’eventuale retrocessione di Barletta e Vigor Lamezia, che coinciderebbero con una riammissione, e non un ripescaggio, del Messina”. Un aspetto fondamentale, che rende superfluo il versamento dei 500.000 € a fondo perduto effettuato ad esempio da Pordenone ed Albinoleffe. Villari conferma quanto anticipato a MessinaSportiva dal legale della Vigor Lamezia, l’avvocato campano Eduardo Chiacchio: “La conclusione del dibattimento slitterà sicuramente a giovedì ma potrebbe anche estendersi oltre, perché l’analisi delle posizioni di Savona e Teramo (via al processo previsto per mercoledì mattina, ndc) richiederà del tempo. Lì non vi sono patteggiamenti come è avvenuto nel processo al Catania e sono previsti molti più deferimenti ed intervenienti. Con ogni probabilità peraltro chiederemo un termine per esaminare gli incartamenti dell’indagine. Sappiamo che vi sono 1.500 pagine ma tecnicamente non le abbiamo potute visionare”.
È un mistero la posizione del Barletta, che non si è iscritto alla Lega Pro e ripartirà dall’Eccellenza: “Credo non abbia neppure nominato un avvocato difensore, fattispecie comunque prevista e consentita dalle normative. Non può essere stralciata. Non si deve fare l’errore di pensare al processo nell’ottica della stagione 2015-2016. Il dibattimento è relativo allo scorso campionato, quindi la posizione deve essere approfondita. La Juventus in “calciopoli” pagò con il declassamento all’ultimo posto nel campionato precedente e non in quello successivo”.