Partenza da Villafranca Tirrena l’11 settembre e arrivo a Desio il 3 ottobre. Lungo tutto lo stivale in 21 tappe, per un totale di oltre 2200 chilometri. Una media di un centinaio di chilometri al giorno. Sembrerebbe il manifesto della prossima edizione del Giro d’Italia, invece si tratta del programma stilato da un gruppo di appassionati ciclisti. La pedalata è stata pensata da Domenico Caravello, ex ciclista dilettante, nato a Villafranca, emigrato per esigenze di lavoro a Sidney. Cinquant’anni vissuti in Australia senza però accantonare le sue due più grandi passioni: la natia terra e la bicicletta.
Accanto alla Parent Project – Caravello non è nuovo a questo tipo di pedalate, ma stavolta l’impegno profuso è di quelli importanti, non solo per il chilometraggio e le tappe in programma, ma anche per la risvolto benefico, infatti, la pedalata sarà testimone della ricerca alla lotta alla distrofia di Duchenne. Per questo motivo al fianco dei ciclisti ci sarà il progetto Parent Project. Al termine di ciascuna delle tappe in programma ad attendere gli impavidi pedalatori ci saranno rappresentanti dell’associazione nata per volontà di genitori con figli affetti da Distrofia muscolare. Tutto il gruppo pedalerà con le divise ufficiali dell’associazione. Insieme sensibilizzeranno all’impegno per sconfiggere una malattia tremenda, di cui sono vittime, in particolar modo, i bambini.
Scalate mitiche – La pedalata itinerante lungo tutto lo Stivale darà modo di ammirare scorci paesaggistici unici al mondo e di poter scalare le vette mitiche del ciclismo, come Mortirolo, Gavia e Stelvio.
Messina presente – Tra i partecipanti, prevalentemente stranieri, ci sarà anche il messinese Antonino Caravello: “Non nascondo un pizzico di emozione. In passato avevo già partecipato ad altre pedalate simili, ma mai con un chilometraggio così elevato. Mi alleno duramente da circa un anno”.
Ultimi giorni di preparazione, dunque, e poi la pedalata avrà iniziato.