È un fiume in pieno il direttore generale della Vibonese Danilo Beccaria, principale finanziatore del club calabrese dopo il presidente Pippo Caffo. I rossoblu non riescono a capacitarsi perché a dieci giorni dalla pronuncia della Corte Federale d’Appello il loro destino sia ancora in bilico.
“Il 24 agosto è arrivata una sentenza, che doveva essere immediatamente esecutiva. Il nostro nome doveva essere presente già il giorno dopo nei terminali della Lega Pro, come era accaduto con il Rende. Ed invece da più di una settimana abbiamo anche il mercato bloccato, con disagi e conseguenze incredibili. La pronuncia era chiara ed è stata sottoscritta anche dal presidente federale Carlo Tavecchio, che adesso sta facendo ricorso contro sé stesso”.
Il destino è stato costantemente incrociato a quello dell’ACR Messina di Franco Proto, privo di una copertura assicurativa nella seconda parte della stagione: “Soltanto quella società avrebbe potuto presentare ricorso, in quanto retrocessa all’ultimo posto in classifica. Ma in realtà non ha potuto farlo, anche perché sembra che la fideiussione presentata in seconda battuta fosse irregolare”.
La C della Vibonese è soltanto virtuale e questo ha fatto sfumare svariate operazioni di mercato: “Stavamo per tesserare Colombini, che invece si è accasato al Messina. Un fatto curioso, se pensiamo che eravamo stati ad un passo dalla firma anche con Pezzella e Lavrendi. Abbiamo soltanto diciotto tesserati mentre altri otto ragazzi sono “parcheggiati” qui, a Vibo, in attesa della C, categoria nella quale militavano l’anno scorso. Nessuno di loro accetterebbe la D”.
Solitamente alle squadre iscritte in extremis tra i professionisti (capitò anche al Messina, dopo la riammissione al posto della Vigor Lamezia due estati fa) viene riconosciuta una finestra di mercato supplementare, fino al 10 settembre. “Noi invece siamo bloccati e non possiamo tesserare nessuno. Peraltro dal 24 agosto abbiamo cambiato obiettivi di mercato. Basti pensare ai portieri: ho rinunciato a Barbieri, un ’98, che sta andando ad Acireale, ed a Vitali, un ’99 in arrivo dalla Ternana, e tesserato invece Feola, un over che va bene per la C e non per la D”.
Ecco perché la Vibonese non nasconde intenti belligeranti: “A questo punto o faremo la C o ritireremo la squadra dalla D. Non vogliamo essere presi in giro. Non posso parlare anche a nome del presidente Caffo, ma a livello personale ritengo che così non si può fare calcio”.
Resta “sospeso” anche l’annunciato passaggio di tre under, Brugnoni, Frezzi e Buda, all’ACR. Beccaria è chiaro: “Sono promessi al Messina. Sarebbero tre prestiti gratuiti, perché vorremmo riavvicinare le due città dopo un’estate travagliata, in cui abbiamo fatto valere le nostre ragioni contro il vecchio ACR, che non era in regola”.
È proprio il dg rossoblu a presentare nel dettaglio i tre juniores destinati ad indossare il giallorosso: “Brugnoni è più conosciuto all’estero che in Italia. Il suo procuratore è straniero e voleva portarlo all’estero. A luglio doveva trasferirsi all’Anderlecht. L’Inter lo prese a 12 anni e ricevette offerte da Barcellona e Manchester United. Poi si è rotto il braccio, ha perso un anno e la muscolatura. Ecco perché è stato svincolato. Frezzi stava firmando per il Teramo in Lega Pro ma gli abbiamo offerto un posto da titolare (l’anno scorso ha collezionato 20 presenze in C a Campobasso, ndc). Buda ha già esordito in Lega Pro contro il Foggia e poi ha vinto i play-off con l’Imolese. Davvero prestante fisicamente, è alto più di un metro e ottanta. Sono insomma tre ottimi calciatori”. A Venuto non resta che sperare.