Quella che sbarcherà a Messina sarà un’Ischia Isolaverde in emergenza. In appena due settimane l’infermeria gialloblu si è affollata: ad Ameth Fall, infortunatosi nella trasferta catanese, si sono aggiunti sabato scorso Porcino (distorsione alla caviglia), e soprattutto Yayè Kanute (stiramento al flessore della coscia sinistra), l’unico attaccante rimasto in rosa dopo l’infortunio subito da Fall. La società è corsa ai ripari, e dopo aver osservato per qualche giorno il ghanese ex Imolese Giovanni Kyermateng, ha puntato su un calciatore noto ai peloritani: Luca Orlando. Il nuovo puntero gialloblu ha firmato nella serata di lunedì e sarà a disposizione già per la trasferta messinese.
La società. Dopo la salvezza conquistata faticosamente nel play out con l’Aversa Normanna, l’Ischia Isolaverde ha voltato completamente pagina. In società non vi è più Lello Carlino, il presidente della vittoria del campionato di quarta serie. Non è escluso però che Carlino, presente sabato al “Mazzella” per la sfida casalinga con l’Akragas, ritorni nel breve periodo nel mondo Ischia Isolaverde: nei giorni scorsi il nuovo patron, Luigi Rapullino, gli ha offerto la poltrona di presidente onorario e attende risposta. Grave la perdita di Dino Celentano, un galantuomo di altri tempi e fine conoscitore della materia, venuta a mancare all’affetto dei cari nel corso dei mesi estivi.
La nuova dirigenza è capeggiata quindi dall’imprenditore campano operante nel settore siderurgico. A Rapullino, che due anni fa provò con l’amico Paolo Montemurro (attuale presidente della Fidelis Andria) la scalata al Bari Calcio, si affiancano Vicky Di Bello, già amministratore unico dei gialloblu l’anno scorso, e Lucio Pellone, professionista vicino a Lello Carlino.
L’altra grande novità è rappresentata dall’ingresso nei quadri societari della famiglia D’Auria, titolare della scuola calcio Internapoli e gestori delle strutture che ospitano gli allenamenti in terraferma dell’Ischia Isolaverde: i campi Kennedy dei Camaldoli. Nonostante l’intenzione di rassegnare le dimissioni, espressa a più riprese nella parte conclusiva della scorsa stagione, Pino Iodice continua la sua avventura sull’isola.
Staff tecnico e squadra. Completamente rinnovati staff tecnico e rosa. Dopo aver salutato Salvatore Basile ed Agenore Maurizi, rispettivamente ds ed allenatore della passata stagione (Basile però è ancora sotto contratto), l’Ischia ha puntato su Ciro Femiano, esperto direttore sportivo molto vicino in passato a Giorgio Perinetti, e Dino Bitetto, allenatore barese artefice del miracolo Melfi 2014-15.
I due hanno avuto un compito non semplice: ricostruire l’Ischia da zero o quasi. Infatti, nel corso dei mesi estivi si è scelto di non puntare più sul gruppo che ha conquistato la salvezza. I calciatori riconfermati si contano sulle punta delle dita di una mano: Filippo Florio, ischitano doc l’anno scorso in prestito al Rimini, Gennaro Armeno, che in estate ha rifiutato la Casertana, e Bruno, riacquistato nella seconda metà di agosto.
Tra i pali il giovane classe 95′ Alessandro Mirarco, titolare in questo inizio di stagione, e l’esperto Rino Iuliano, l’anno scorso proprio a Messina. La coppia difensiva centrale è composta da Filosa (dalla Vigor Lamezia) e Moracci (ex Paganese), con Patti valida alternativa. Il pacchetto centrale difensivo è completato dal giovane Savi.
Sulle corsie esterne basse in rosa vi sono Florio, Bruno, Porcino e Guarino. In mediana l’altro ex Messina Izzillo e Palma si contendono il ruolo di regista, con accanto due giocatori di gran dinamicità come Gennaro Armeno, capitano degli isolani, e Calamai (arrivato anche lui dalla Paganese). In rosa anche il giovane Bargiggia, giunto dal Delta Porto Tolle.
Nicola Mancino è il classico numero dieci in grado di deliziare il palato di ogni platea con giocate eleganti e spesso decisive. A comporre il pacchetto offensivo sono Ameth Fall, senegalese svincolato dopo la felice stagione al Barletta, Yayè Kanute, giunto in prestito dal Benevento, il giovanissimo (97′) Manna, e da lunedì, Luca Orlando.
Modulo. Bitetto sin dal primo giorno della sua avventura isolana ha adottato il 4-3-1-2, con Mancino a supporto di due attaccanti in grado di svolgere un importante ruolo difensivo. Nel ritiro è stato provato anche il 4-3-2-1.
Inizio campionato. Dopo aver superato il primo turno della Coppa Italia di serie C (nel girone a tre con Fidelis Andria e Martina Franca), l’Ischia Isolaverde ha conquistato due affermazioni casalinghe (Lupa Castelli Romani e Martina Franca). Nelle ultime due settimane, gli isolani sono stati battuti a Catania, sebbene non abbiano sfigurato al “Massimino”, e in casa dall’Akragas. Dopo due ko consecutivi ad opera di squadre siciliane, gli isolani cercano il riscatto a Messina.
Presentazione a cura di Alessandro Mollo, giornalista del “Dispari Quotidiano”. Come ogni settimana, un collega ci presenta l’avversario del Messina.