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Versi razzisti al colombiano Alegria. La Jonica lascia il campo, l’Avola replica

Si è seduto in mezzo al campo e non ha più giocato. Con questa plateale protesta, il colombiano Jairo Alegria ha interrotto la partita tra Jonica e Avola a Santa Teresa di Riva, dopo essere stato oggetto di versi animaleschi da parte di alcuni tifosi del Città di Avola. L’attaccante sudamericano a cinque minuti dalla fine ha detto basta e i compagni, compreso lo staff tecnico, dopo avere provato a convincerlo a concludere la partita hanno abbandonato il terreno in segno di vicinanza.

Jonica
Jairo Alegria in azione con la Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

Lo Jonica si è stretta attorno al proprio tesserato con una nota pubblicata online: “La società in tutte le sue componenti stigmatizza e condanna i cori razzisti, continuati e percepiti da tutto lo stadio, provenienti in maniera inequivocabile dal settore ospiti, nei confronti del nostro tesserato Jairo Alegria, al quale esprimiamo la nostra solidarietà. Non abbiamo mai accusato di razzismo né i dirigenti, né i tesserati della compagine aretusea, né tanto meno i cittadini avolesi. Ci permettiamo con il massimo rispetto di invitare tutti gli addetti ai lavori ad abbassare i toni. In questa ottica eviteremo di partecipare a baruffe social”. 

“Ho sentito che mi hanno chiamato nero di m…, mi stavano facendo buu buu e penso che questo non debba succedere nel calcio italiano. Non me la sono sentita di continuare, sono dispiaciuto per questo. Non mi era mai successo prima” ha commentato Jairo Alegria ai microfoni di SiciliaTV. Carabinieri hanno identificato gli autori dei cori razzisti e in settimana il Giudice Sportivo della Lnd Sicilia deciderà se omologare o meno il risultato del campo, in base al referto dell’arbitro della gara, Luigi Canicattì della sezione di Agrigento. 

Avola
L’Avola celebra il successo con la Jonica

La versione di quanto accaduto è stata però contestata dal Città di Avola, che ha replicato in una nota stampa: “La partita, giocata intensamente e condotta 0-3 dai nostri ragazzi, all’85′ non è stata sospesa, bensì abbandonata dalla squadra locale, che riceveva ordini dai vertici societari dopo aver sentito ipotetici insulti razzisti. Semmai fosse successo, ci discostiamo nettamente da tale isolato gesto. Ma usare un tema delicato e complesso come il razzismo per mascherare responsabilità e sconfitta è un atteggiamento anti-sportivo e altrettanto intollerabile”. 

In un video pubblicato dalla Jonica è possibile ascoltare alcuni dei versi rivolti ad Alegria quando è in possesso del pallone.

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