Verona, Ramagli: “Complimenti alla squadra, uomini veri”. Callahan: “Vittoria corale”

Uno dei volti del successo indiscutibile della Tezenis Verona è il lungo passa portato Craig Callahan, mvp con 25 punti, 6 rimbalzi e 28 di valutazione. A fine gara il giocatore statunitense ha commentato la sua prestazione “monstre” che consente a Verona di allungare la serie di semifinale, adesso ferma sul computo di 1-2 per l’Upea ma con l’inerzia pronta a cambiare direzione: “E’ stata una grande gara ed una grande partita, sono felice per me ma soprattutto per come abbiamo giocato a livello di squadra. Sapevamo che non potevamo sbagliare, essendo sotto per 2-0 ma abbiamo dimostrato di voler rimanere in vita nella serie. Il nostro pubblico ci ha aiutato, in trasferta spesso fatichiamo ma qui in casa da noi è tutto diverso. Abbiamo imposto i nostri ritmi al match, i rimbalzi offensivi sono stata una chiave del nostro successo. In tutto questo se conquisti rimbalzi e trovi le triple tutto diventa più facile. Siamo già proiettati a gara 4”.

Callahan in difesa su Portannese (foto Denaro)

Entusiasmo dilagante anche nelle parole del presidente gialloblu Pedrollo che festeggia il successo giunto davanti alle telecamere di LNP Tv: “Ci godiamo questo successo ottenuto davanti ad una grande cornice di pubblico, i 4378 spettatori sono il nostro nuovo record. C’è stata tanta tensione in campo e molte dinamiche non le ho capite perché ero lontano. Comunque onore all’Orlandina per la sportività. Si torna in campo sabato e proveremo a ripeterci”.
Infine è toccato a coach Ramagli analizzare una vittoria quanto mai preziosa che riapre ogni speranza di qualificazione: “L’energia ha fatto la differenza. Noi stasera ne avevamo di più e abbiamo giocato la pallacanestro che c’è più congeniale”. Questo l’incipit del tecnico livornese della Tezenis Verona, in sala stampa al termine della vittoria per 99-89 contro l’Upea Capo d’Orlando valevole per gara-3 della serie per le semifinali dei playoff di Lega Adecco Gold. “Rispetto alle due partite in Sicilia – ha proseguito – abbiamo segnato da fuori con più continuità, riuscendo a vanificare la difesa molto efficace che loro hanno fatto della loro area. Stasera sono venuti fuori meglio i nostri tiratori e abbiamo giocato con più intensità. In questo modo abbiamo vinto la partita secondo le nostre abitudini tecniche. Adesso è importante azzerare tutto e pensare che fra due giorni saremo ancora qua a giocarci la possibilità di toglierci ancora una volta da una situazione in cui siamo con le spalle al muro e di riportare la serie a Capo d’Orlando.

Alessandro Ramagli (Tezenis)

La gestione della fatica? Non è merito mio, ma dei giocatori. Lo avevo detto anche alla vigilia della serie con Veroli, sono loro i veri protagonisti, soprattutto nei playoff. Ero assolutamente convinto che i miei ragazzi avrebbero risposto in questo modo da un punto di vista emotivo, morale e tecnico. Questa squadra quando si è trovata in difficoltà ha sempre risposto in questo modo facendo emergere questo tipo di qualità. Sono persone vere, che ci tengono. Sarebbe ingeneroso non sottolinearlo e non fare loro i complimenti. Hanno meritato davvero l’applauso di tutto il pubblico presente stasera, ancora una volta molto numeroso. I tifosi hanno confermato di sapersi affezionare a chi spende fino all’ultima goccia di energia per la maglia che porta addosso. Gara-4? Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sabato possa essere una partita più semplice. Una serie di playoff è composta da cinque partite, non è una partita divisa in cinque pezzi. Ogni gara fa stora a sè e tutte possono essere molto diverse l’una dall’altra. Sarà un’altra partita e solo quando inizierà potremo capire di che tipo. Per lo stesso motivo la vittoria di stasera non serviva a riscattare gara-2. Bisognava vincere perchè eravamo con le spalle al muro. In una serie ci sta che una gara possa andare male. Quello che è sicuro è che anche sabato non avremo alternative e anche sabato daremo questa risposta. Se riuscissimo a riportare la serie in Sicilia saremmo felicissimi, ma l’importante è uscire dal palazzetto senza nessun rammarico per quello che daremo sul campo”.

Il PalaOlimpia di Verona

Daniele Straface

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