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Messina

Venuto: ”Ko immeritato, undici ancora sperimentale. Volevamo il pari per i tifosi”

Il tecnico del Messina Antonio Venuto non può nascondere tutta la sua delusione per l’immeritata sconfitta maturata a Portici: “C’è grande amarezza perché tenevamo molto a questo esordio. La squadra non meritava di perdere e si è visto chiaramente in campo – ha sottolineato ai microfoni di Radio Amore – Paghiamo due episodi negativi, che si sono trasformati in due molto positivi per loro. Nel primo tempo avevamo difficoltà a penetrare in area, ma nella ripresa c’eravamo soltanto noi in campo. Con quattro punte eravamo anche riusciti a pareggiare, eloquente il loro salvataggio sulla linea al sesto minuto di recupero”.

Sciotto
Il presidente Pietro Sciotto a Mugnano

All’ex allenatore del Milazzo non mancano le attenuanti, considerato il ritardo con il quale è stata allestita la squadra e la rosa ancora incompleta: “Abbiamo cominciato a lavorare soltanto da tre settimane e qualche elemento come Colombini si è appena aggregato. Il campionato è in salita e la Dea bendata ci ha voltato le spalle: così la frittata è fatta. Ci vuole pazienza, alla lunga riusciremo ad esprimersi da Messina”.

Alla vigilia del match non è stato possibile formalizzare gli innesti dalla Vibonese di Brugnoni, Frezzi e Buda e l’assenza di under dalla cintola in giù ha imposto l’inserimento di ben tre juniores a centrocampo: “Siamo ancora in formazione sperimentale. Ci sono ragazzi che sono andati via, altri che sono arrivati o dovranno aggregarsi a breve. Cercheremo nel più breve tempo possibile di trovare le soluzioni necessarie per iniziare a vincere le partite. È una sconfitta immeritata, ma questa squadra prima o poi troverà gli equilibri giusti”.

Mascari
La rete di Mascari non è bastata per portare a casa il primo punto

Inevitabile un riferimento al pubblico, che ha incitato la squadra per tutti e novanta minuti, nonostante il doppio svantaggio: “La mia amarezza è per loro e mi sento responsabile, da messinese. Sono il primo tifoso ed oggi sono molto dispiaciuto. Ci hanno seguito e ci incoraggeranno ancora: abbiamo bisogno di meritarci il loro calore”.

La mole di palle gol create nella ripresa induce almeno all’ottimismo: “La prestazione positiva può essere una buona base di partenza e da quella si deve ripartire. Ma io sono abituato a vincere e volevo fare risultato. Se guardiamo la metà piena del bicchiere troviamo certo un po’ di fiducia”, ha aggiunto ancora ai microfoni di Radio Amore.

Venuto non ha voluto puntare il dito contro Gagliardini e la retroguardia, nonostante i due svarioni che hanno originato i gol partita del Portici: “Non colpevolizzo mai i miei giocatori. Erano tutti all’esordio, in una squadra dal grande blasone. Il peso della maglia e il magone si sentivano. Gli errori li commettiamo tutti. La squadra si è comunque espressa meglio nella ripresa”.

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