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Venuto: “È il derby più atteso. L’Igea una big, il Milazzo vuole la salvezza”

Per Milazzo non sarà mai una partita come le altre. L’Igea Virtus arriva al “Salmeri” con i gradi della capolista ma i mamertini hanno tutta l’intenzione di sgambettarla e ottenere un altro risultato importante in chiave salvezza dopo quello con il Città di Taormina di quindici giorni fa. La sconfitta di Mazzarrone ha confermato l’andamento a dir poco negativo lontano dalle mura domestiche, ma davanti al proprio pubblico i rossoblù si sono tolti belle soddisfazioni.

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Il Milazzo in azione a Mazzarrone (foto Nino La Rosa)

I barcellonesi partono favoriti, ma il Milazzo può e vuole sovvertire il pronostico. Anche per Antonio Venuto sarà una sfida importante. Nella sua doppia esperienza sulla panchina milazzese non aveva mai incontrato l’Igea: si tratterà dunque di una sfida inedita, eccezion fatta per i derby di Coppa Italia di inizio stagione e la sfida di andata in campionato, conclusa sull’1-1 con il pari agguantato da Matinella negli istanti conclusivi del match. Il tecnico messinese è dunque pronto a gustarsi le emozioni di una partita diversa, sia per lui che per i suoi calciatori.

Ricordo che quando ero bambino e già allora seguivo il calcio spesso andavo a seguire i derby tra il Milazzo e l’Igea perché era considerata la principale rivalità della nostra provincia. Stiamo parlando di due grandi piazze, che sono sempre state ai vertici del dilettantismo, facendo anche diverse apparizioni tra i professionisti. Due realtà calde che vivono per giocare questa sfida, la classica partita che si prepara da sola. Tocca però a me gestire le emozioni del gruppo affinché non si disperdano energie mentali importanti. Questo è un monito che faccio anche a me stesso, perché per la prima volta sto affrontando queste sfide da allenatore del Milazzo”. 

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Biondo vicino al gol a Mazzarrone (foto Nino La Rosa)

A Mazzarrone è arrivata l’ennesima sconfitta lontano dal “Salmeri”, una situazione che Venuto spiega così: “Le partite vanno analizzate e anche conosciute le cause di certe situazioni. La squadra fino a un mese fa era un cantiere aperto, ci siamo dovuti adeguare alla nuova categoria e questo ha richiesto del tempo. Il nostro vero cruccio rimangono le assenze: domenica abbiamo giocato con sette under in campo. Abbiamo affrontato trasferte importanti come quella contro il RoccAcquedolcese senza otto o nove elementi tra infortuni e squalifiche. Molti si sono soffermati sulla miracolosa partita contro il Città di Taormina vinta in nove contro undici, ma quel giorno mancavano pure sette elementi. Non voglio creare alibi, perché contano zero, ma non posso neanche colpevolizzare oltremodo i miei ragazzi. Tranne che con la Jonica faccio difficoltà a ricordare un match in cui potevamo dare di più”. 

Venuto, infine, elogia l’Igea per l’ottimo campionato svolto sin qui: “Vengono a Milazzo con i gradi della capolista e vorranno mantenerli, perciò questa partita è più importante per loro, anche se noi vogliamo proseguire il nostro percorso verso la salvezza. Hanno stravinto la Coppa Italia travolgendo l’Akragas e gli vanno solo fatti i complimenti. Hanno un tecnico che stimo tantissimo come Pasquale Ferrara e un ds che conosco bene come Benedetto Bottari. Non mi stupisce che siano lassù perché conosco il modo di lavorare di entrambi: sono una squadra forte che sa anche esprimere un calcio molto gradevole. Probabilmente non sono una costruiti per ammazzare il campionato ma hanno tutto per poterlo vincere. Partivano da un’ottima base e Ferrara e Bottari sono stati molto bravi a migliorarla, non sbagliando praticamente niente in fase di campagna acquisti e di gestione del gruppo”. 

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