Il Messina fa il suo esordio casalingo contro la quotata Nocerina, indicata tra le big del torneo. Il tecnico Antonio Venuto è consapevole delle difficoltà: “La sfida sarà dura. Avessimo la possibilità di giocarla al completo, sarebbe diverso. Al di là di tutto, venderemo cara la pelle. Se ho una Ferrari è facile, ma se non ce l’ho cerco di fare aggiustamenti che ci permettano di correre. Dobbiamo giocare la partita della vita e, consapevoli dei nostri limiti, indossare il vestito da provinciale: lottare su ogni pallone, mordere le caviglie, avere umiltà e senza pensare al peso della maglia”.
Il canovaccio del match dovrebbe essere differente rispetto a quanto avvenuto a Mugnano: “A Portici gli avversari si sono chiusi e ci hanno consegnato il pallino del gioco. La Nocerina non farà cosi, è indicata come favorita e vorrà farlo vedere. Bisogna stare attenti alla fase difensiva e controbattere colpo su colpo. Diventa imprescindibile esprimere e dimostrare grande temperamento. Voglio vedere un solo cuore e la grinta giusta per sudare la maglia”.
Improbabile un immediato impiego dell’ultimo arrivato, il portiere Armando Prisco, unica novità tra i convocati rispetto a Portici: “Ci vorrà tempo, è un calciatore importante ma si è aggregato soltanto giovedì e, per la febbre, non si è allenato venerdì. Mi pare eccessivo schierarlo subito. Potrebbe sembrare una bocciatura per Gagliardini e non è corretto dopo una sola sfida. Prisco è ’97 ma ne abbiamo parecchi, da Bonadio, che fatica a trovare spazio per via dei ’99 nel reparto offensivo, a Lia, Mosca e Scopelliti. In ogni caso, non bisogna guardare la carta d’identità, per me sono come over, se validi”.
Sempre in chiave mercato, la Sarnese, intanto, ha ufficializzato la cessione in prestito ai giallorossi del difensore classe ’99 Simone Ammendola, che dovrebbe aggregarsi ai nuovi compagni già lunedì. Ancora nessuna comunicazione in merito è arrivata però allo staff tecnico peloritano: “Magari è stata chiesta, dal presidente Sciotto, una disponibilità alla società campana, ma non so nulla di più. Ho detto alla dirigenza che servono ‘98 e ‘99 in ruoli precisi: difensore centrale, esterni e portiere. Questi sono i miei desideri. Poi se il presidente, come ciliegina sulla torta, ci regala un attaccante che la piazza merita, oltre al parco offensivo validissimo che già ho, sarei ancora più contento naturalmente”.
Non si è ancora sbloccata la posizione dei due ex Vibonese: “Aspettavamo Frezzi e Buda ma ancora dobbiamo attendere di conoscere il destino della società calabrese. Se resterà in D, loro non si muoveranno da Vibo”. Tornerà al “Franco Scoglio” da avversario il portiere senegalese Maurice Gomis: “È andato via per le lusinghe della Nocerina, quando noi eravamo ancora in costruzione. Ha preferito all’epoca un contesto maggiormente organizzato”.