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Venuto: “Da rivedere la disposizione difensiva. La società sta colmando le lacune”

Il tecnico del Messina Antonio Venuto non può ancora celebrare il primo successo, ma perlomeno resta l’inversione di tendenza: “In questo inizio di stagione ci mangiamo sempre le mani. Prima per le cattive prestazioni o gli acquisti poco indovinati, ora perché è sfumata una vittoria ormai in tasca, ampiamente meritata per il volume di gioco espresso nella ripresa. Abbiamo fatto gol e potevamo chiudere la partita, ma non ci siamo riusciti”.

Bonanno
Bonanno celebra il pari ospite

Imperdonabile la disattenzione valsa l’1-1: “Paghiamo un nostro errore. Va rivista la disposizione difensiva di Colombini, non si poteva lasciare quel buco. Bruno ha dovuto chiudere sul taglio di Gallon e gli è franato addosso. Gli avversari in questo momento commettono più errori, ma passano indenni. Noi dobbiamo soffrire ancora ma almeno ci consoliamo perché abbiamo offerto buone geometrie, grazie alla regia di Migliorini e agli innesti. Nonostante il pareggio, è la strada giusta per risalire la china”.

Proprio gli acquisti hanno dato una marcia in più, anche emotivamente: “Abbiamo vissuto momenti difficili e il peso delle tre sconfitte. Ma i ragazzi sono encomiabili anche dal punto di vista umano. Hanno cominciato a scrollarsi di dosso le paure, con gli inserimenti dei nuovi acquisti. Si sono espressi con personalità, il gioco è diventato più fluido e brillante. Quella di prima non era una squadra da zero punti ed ora con i rinforzi può disputare un ottimo campionato”.

Bonanno
Il rigore trasformato da Bonanno

Venuto si sente in discussione, anche in virtù delle tanti voci su Feola? “La domanda va posta alla società. Io faccio il mio lavoro. Tifo il Messina da quando avevo sei anni ed andavo al “Celeste” e sono il primo a soffrire quando le cose vanno male. Ho voluto dimostrare il mio grande affetto nei confronti della città con alcune dichiarazioni che sono state evidentemente strumentalizzate. Ho considerato questa avventura come il coronamento della mia carriera. Voglio portarla fino in fondo, magari vincendo il campionato, come abbiamo fatto qualche anno fa a Milazzo”.

Dal mercato sono arrivate risposte importanti: Maiorano e Bruno sono ottimi elementi con tantissime presenze in C ed anche Rosafio era sotto contratto con un club professionistico. Ragosta ha sempre fatto benissimo in D e da Polito, dopo pochi giorni, non ci aspettavamo così tanta personalità. Il direttore ha portato a Messina elementi di sicuro affidamento, che hanno innalzato il tasso tecnico”.

Fabrizio Ferrigno
Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno è tornato in riva allo Stretto

Il tecnico ha espresso il suo plauso per la scelta del ds: Fabrizio Ferrigno è un professionista. Ha fatto sempre la C, conosce bene il mondo del calcio e sa come va organizzata una società. Il presidente ha mostrato grande entusiasmo, ma spesso questo non basta. Bisogna attorniarsi di persone competenti, che ti possono dare una mano. La carica di direttore sportivo a Messina è necessaria, così come quella di altre figure. Alla società bisogna comunque riconoscere il merito di aver capito dove intervenire, colmando le lacune. Ha preso un team manager e altri collaboratori. All’inizio eravamo in tre: io, Sciotto e il dg Carabellò. Non era possibile. Quando si è resa conti che servivano altre professionalità, la proprietà non si è tirata indietro”.

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