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Messina

Venuto analizza la stagione delle messinesi: “ACR, Igea e Rocca da applausi”

Con Antonio Venuto, grande artefice del miracolo Due Torri, abbiamo analizzato i campionati appena conclusi, partendo ovviamente dalla Lega Pro: “La stagione dell’ACR Messina è stata straordinaria, anche perché è arrivata dopo un’annata disastrosa, sotto tanti punti di vista. La società ha avuto il merito di riportare il calcio professionistico a Messina, con mosse azzeccate, valse l’ottimo piazzamento finale. Il Catania nonostante il fardello della penalizzazione si è salvato all’ultima giornata, l’Akragas è stato protagonista di un girone di ritorno straordinario. Insomma, per le siciliane è stato un bell’anno”.

ACR Messina
Una formazione del Messina

Tra i professionisti sbarcherà adesso anche il Siracusa: “Era la formazione meglio attrezzata, anche se è partita a handicap come la Juventus in A. Dopo l’avvicendamento in panchina, ha cambiato marcia con Laneri e Sottil abili registi. È stata una D molto competitiva e livellata verso l’alto e l’anno prossimo lo sarà ancora di più. Prenderà il posto della vecchia C2, con tanti allenatori e calciatori validi che scenderanno di categoria e con il loro bagaglio potranno innalzare ulteriormente lo spessore tecnico”.

Il Due Torri ha sfiorato gli spareggi promozione, che avrebbe anche meritato, nell’anno della consacrazione di un gruppo abituatosi ai miracoli: “La Frattese ha macinato tutti in casa, tranne il Noto, unica formazione a strappargli un pareggio. Cavese, Vibonese e Reggio Calabria hanno ottenuto meritatamente la qualificazione alla post-season e anche l’Aversa Normanna, con tanti giovani in rosa, ha proposto un ottimo calcio”.

L'undici igeano
L’undici igeano, promosso in D

In Eccellenza tante luci e qualche ombra, con Barcellona Pozzo di Gotto che ritrova finalmente la massima categoria dilettantistica: “L’Igea Virtus ha prodotto tanto gioco, ben guidata da un allenatore importante come Peppe Raffaele. Anche la società sa il fatto suo. Sulla carta la squadra come organico era da quinto o sesto posto ma il campo poi dimostra sempre chi lavora peggio e chi fa meglio, sovvertendo i pronostici”.

Meritavo voti alti almeno altre due messinesi: “Il Rocca di Caprileone è stato da applausi, nonostante avesse cambiato l’allenatore già in preparazione. Hanno saputo assimilare i successivi avvicendamenti e il secondo posto finale non era davvero migliorabile. Se dovessero confermare organico e allenatore potrebbero ambire al salto di categoria. Lo Sporting Taormina ha fatto bene e meritava i play-off. Nello sprint finale è mancato soltanto il colpo di reni. Mi dispiace perché Coppa è un tecnico emergente, che ha lavorato bene. L’anno prossimo potrà fare tesoro di questa positiva esperienza”.

Milazzo
Il Milazzo dell’ultimo campionato di Eccellenza

Venuto non considera negativa neppure l’altalenante stagione del “suo” Milazzo: “Era l’anno zero, dopo gli errori delle precedenti annate. Hanno lavorato bene e vanno applauditi. Ripartire da capo per Bottari e Alacqua non era semplice, ma hanno gettato le basi per un futuro più consono alla piazza. Il loro lavoro potrà essere sfruttato nel prossimo torneo. Forza Calcio e Orlandina invece sono un esempio negativo. Non si possono affrontare campionati comunque competitivi con approssimazione e senza la totale programmazione”. Parole da sottoscrivere, sulle quali i rispettivi dirigenti sono invitati a riflettere.

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