Il coach Paolo Moretti in vista di Openjobmetis Varese-Betaland Capo d’Orlando ha parlato in conferenza stampa, presentando una sfida molto delicata in chiave salvezza. Ecco le sue parole:
“Affrontiamo una squadra che rispetto al match di andata ha cambiato molto dal punto di vista del roster. Inoltre sta attraversando un ottimo stato di forma, il migliore da inizio campionato. Ecco perché sarà un match estremamente complicato nel corso del quale dovremo tenere alto il livello di attenzione per non incappare in quei cali di concentrazione che, purtroppo, hanno compromesso alcune delle nostre ultime gare. Si tratta di una partita importante, così come tutte le altre che ci aspettano. Dobbiamo vivere alla giornata senza fare troppi calcoli, senza troppi stress, consapevoli del fatto che ogni mossa può essere decisiva. Questa settimana abbiamo fatto allenamento a porte chiuse non tanto per una questione di nervosismo o di pretattica; lo abbiamo fatto solo perché non sapevamo in che condizioni si sarebbe presentato Chris Wright e volevamo tenere esclusivamente per noi le nostre considerazioni. Lui è la nostra più grande incognita e lo sarà ancora per un po’ di tempo; è vero che conosce il campionato italiano, ma è altrettanto vero che viene da 4 mesi di inattività. Sono sicuro che ci darà una mano, ma è ancora presto per capire come. La pausa della Coppa Italia avrebbe potuto aiutarci per il processo di inserimento, ma in mezzo abbiamo le due gare di FIBA Europe Cup che lo costringeranno a capire subito tutti i meccanismi. Allo stesso modo dovranno essere bravi i compagni ad aiutarlo; il suo arrivo, in quanto ultimo tesseramento, fa si che non abbiano più paura di essere mandati via. L’affiatamento con Wayns? Guardando i ruoli dovrebbero alternarsi; fino a quando non rientrerà Cavaliero, però, dovranno anche essere complementari. L’opzione di giocare con due playmaker è una cosa che proporremo per forza; meglio giocare con due play piuttosto che zero”.