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Messina

Uno stop inevitabile: dopo un mese e mezzo Sciotto e Mannino restano distanti

Quasi un mese e mezzo di interlocuzioni, spesso mediate. Prima dal sindaco, garante della trattativa, poi attraverso dichiarazioni o note stampa e infine, com’è accaduto negli ultimi quattro giorni, via Pec.

Pietro Sciotto
Il presidente Pietro Sciotto in conferenza stampa (foto Paolo Furrer)

L’impressione è che a pesare sia stata soprattutto la lunga settimana di silenzio successiva alla presentazione della domanda d’iscrizione, che avrebbe invece probabilmente rappresentato il momento ideale per un’accelerazione decisiva, una volta che l’attuale proprietà aveva versato oltre un milione di euro, per coprire le pendenze dell’ultimo trimestre e assicurare al Messina il terzo anno consecutivo tra i professionisti, al netto del giudizio ancora sospeso da parte della Covisoc.

L’investitore torinese Fabrizio Mannino, a ridosso della scadenza iscrizione, dopo i contatti infruttuosi con Sciotto e la conferenza stampa dell’Hotel Royal, si è spostato all’estero per una settimana, attendendo invano una chiamata che non è arrivata. Sabato il presidente Pietro Sciotto ha invocato chiarezza e risposte celeri, convocando di fatto la controparte a Messina nella giornata di lunedì 26, per un incontro risolutore.

Fabrizio Mannino
L’investitore torinese Fabrizio Mannino (foto Paolo Furrer)

Sabato la Pec di Sciotto, nel giorno di San Giovanni Battista, il patrono di Torino. Domenica la prima risposta dal Piemonte di Mannino, che ha chiesto altro tempo per raggiungere la città dello Stretto e formulare la sua offerta definitiva, sottoponendo alla controparte un nuovo contratto preliminare d’acquisto.

L’Acr ha concesso 24 ore aggiuntive, che martedì sono decorse invano, e non ha voluto dilatare ulteriormente i termini. Il potenziale acquirente, che probabilmente aveva temporeggiato in attesa di chiarezza sul nodo iscrizione, è tornato ad invocare garanzie sui documenti contabili. Per settimane si era parlato dello scambio di carte tra i rispettivi consulenti e di una “due diligence”, necessaria per fare chiarezza sui conti, evidentemente mai conclusa.

Federico Basile
Il sindaco di Messina Federico Basile (foto WeSport Antonio Caroè)

Lo sforzo economico compiuto in extremis dall’attuale proprietà ha abbattuto il monte debiti ma prima di formalizzare una nuova proposta, un potenziale colpo rimasto in canna, Mannino voleva sondare ancora i bilanci. E per intavolare una trattativa credibile ha soprattutto richiesto garanzie sulle passività potenziali che potrebbero emergere in corso d’opera, dopo l’effettivo cambio di proprietà, intaccando anche il futuro budget.

Nell’ultima Pec, partita da Giammoro lunedì, Sciotto ha chiesto certezze sulle società intenzionate ad acquisire il Messina. Un punto sul quale si è effettivamente mantenuto assoluto riserbo, anche dopo i colloqui con il sindaco Federico Basile. Non si conoscono infatti i nomi delle aziende high-tech attive all’estero, che fanno parte del fondo promosso da Mannino, che sarebbero magari emersi soltanto di fronte ad un notaio.

Curva Sud
Lo splendido colpo d’occhio della Curva Sud (foto Paolo Furrer)

Un perenne balletto, tra la legittima richiesta di chiarezza sui conti del club messo in vendita a fine maggio e l’altrettanto legittima aspirazione da parte di Sciotto a “saggiare” la consistenza di chi intende acquistare, tramite garanzie bancarie. Per non restare scottato, come accadde con i soci di minoranza che nell’anno della promozione non furono più in grado in corso d’opera di onorare gli impegni presi in precedenza, rinunciando di fatto alle loro quote, o con altri potenziali acquirenti, che agli occhi del presidente non hanno mostrato quella solidità necessaria per puntare negli anni a venire ad un futuro migliore.

Dopo un mese e mezzo di ipotesi, un altro nulla di fatto, difficile da spiegare ad una piazza che attende la svolta dal 2009. Adesso, al netto di ulteriori aperture e colpi di scena, va pianificata la nuova stagione e il Messina ha già accumulato un grave ritardo rispetto a tante contendenti. La programmazione del nuovo anno inizia in salita e in riva allo Stretto non è certo una novità.

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