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Messina

Una cordata laziale potrebbe affiancare Stracuzzi: balla un terzo delle quote

Per un mese si è tornato a parlare di calcio giocato ma le trattative societarie estive sono ormai una consolidata tradizione messinese. E quindi, mentre la squadra prepara il secondo impegno ufficiale della stagione, contro la Spal neopromossa in B, la proprietà dell’ACR torna a dedicarsi a trattative che potrebbero garantire maggiore solidità economica a un club spesso finito in difficoltà, anche per via del consistente passivo ereditato dalle troppe gestioni che si sono alternate nei sette anni successivi all’asta fallimentare che ha portato alla nascita dell’attuale compagine da una costola del FC.

Acr Messina
Il ds Tosto, il presidente Stracuzzi, il tecnico Bertotto e il dg Villari in conferenza stampa (foto R. Fazio)

E i recenti contatti con potenziali acquirenti, confermati anche dal massimo dirigente Natale Stracuzzi, vedono protagonista proprio uno storico dirigente del club che faceva riferimento alla famiglia Franza, ovvero Giovanni Carabellò, attualmente alla Sangiovannese, club toscano che milita in D, e nel recente passato anche al Città di Messina. Il diretto interessato, che rappresenta alcuni imprenditori laziali, ha confermato i contatti con l’attuale società, anche se vanno ancora limati svariati dettagli prima dell’eventuale fumata bianca.

È emerso oltretutto che la trattativa va avanti dall’autunno scorso ma soltanto negli ultimi giorni si è registrata un’accelerazione. Determinante, per ammissione dello stesso Carabellò, sarà la reale volontà degli attuali proprietari. Il lungo balletto con la cordata capitanata dall’imprenditore messinese Francesco Barbera, che ha avuto ampio spazio sulla carta stampata ma non è mai sfociato in una reale trattativa per un passaggio di quote, ha già chiarito che l’attuale compagine dirigenziale è propensa a cedere quote di minoranza e non intende invece rinunciare al pacchetto di maggioranza. In particolare, secondo le ultime indiscrezioni, i soggetti rappresentati dal dirigente ex FC Messina potrebbero rilevare fino al 30% delle quote del club.

Messina-Catanzaro
I tifosi del Messina auspicano una svolta positiva che consolidi la società

Un eventuale accordo potrebbe peraltro mettere in discussione, almeno in parte, gli attuali equilibri. La proprietà ha appena rinnovato la fiducia in Giovanni Villari mentre i potenziali acquirenti hanno in Carabellò una figura di riferimento. Dal punto di vista tecnico, è stato fin qui apprezzato dalla piazza il lavoro portato avanti dal direttore sportivo Vittorio Tosto e dallo staff capitanato da Valerio Bertotto, che attendono comunque di completare la rosa con i necessari innesti, disponibilità economiche permettendo.

L’effettivo ingresso in società della cordata laziale interessata a un terzo delle quote dell’ACR potrebbe garantire la liquidità necessaria ma resta da capire se i potenziali nuovi soci vorranno affidarsi o meno a uomini di loro fiducia. Si lavora insomma su due tavoli, nella speranza di potersi concentrare presto esclusivamente sul campo, come ha saputo fare il rinnovato Messina nelle due sedi estive di Fiuggi e Chianciano.

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