Calcio

Un Messina sprecone tiene testa al Foggia. I rossoneri passano nella ripresa: 3-0

Sconfitta pesante nel passivo allo “Zaccheria”, ma la squadra di Lucarelli impensierisce i pugliesi nel primo tempo, sfiorando il vantaggio per due volte con il neo acquisto Anastasi. Nella seconda frazione i centri di Mazzeo, Deli (una “bestia nera”) e l’autogol di Palumbo. Rosso per Madonia. 

Il pre-partita. Chiuso il mercato, il Messina si presenta a Foggia con i tre nuovi acquisti tutti nell’undici di partenza. Dentro dal 1’ Da Silva, Sanseverino e Anastasi. Difesa tipo (davanti a Berardi ci sono Grifoni, Rea, Bruno e De Vito), con Musacci, Mancini e Milinkovic (vicinissimo lunedì alla firma con i pugliesi, prima che la trattativa sfumasse) che completano lo schieramento da opporre ai rossoneri. La compagine di De Zerbi, a -2 dalla vetta, ha in Mazzeo il suo terminale offensivo, supportato da Chiricò e Maza. Nel reparto arretrato c’è invece l’ex Martinelli.

Agnelli ci prova dal limite dell’area

La cronaca. Il match entra subito nel vivo, con il Messina che approccia alla gara con il giusto piglio. All’8’ ci prova Chiricò con un sinistro dal limite, devia in corner Berardi. Al 16’, sull’incursione di Mazzeo, murato da Rea, riceve palla Agnelli che calcia sul fondo. Fuori misura, qualche minuto dopo, anche il tiro a giro di Deli. Al 20’ occasionissima per il Messina: numero di Milinkovic che sorprende Coletti sulla destra, cross invitante in mezzo per Anastasi che cicca però il pallone, colpisce poi Mancini, di prima intenzione, trovando la deviazione in corner di un difensore. Al 25’ diagonale velenoso di Maza, con la palla che esce di un soffio a lato. Il Messina ribatte colpo su colpo. Tentativo dalla distanza di Sanseverino: blocca Guarna. Al 28’ si fa male Grifoni, costretto ad uscire in barella dal terreno di gioco. Cambio forzato per Lucarelli che inserisce Palumbo. Il Messina divora la chance per il vantaggio al 36’ su una ripartenza bruciante in campo aperto di Milinkovic: assist al bacio del franco-serbo per l’accorrente Anastasi, ma l’ex catanese, a tu per tu con Guarna, si vede respingere la conclusione dal riflesso del portiere rossonero. Mani tra i capelli per la ghiotta opportunità gettata al vento. Milinkovic è comunque scatenato e nemmeno sessanta secondi dopo esplode un gran tiro dal limite che sfiora la traversa. Al 42’ il primo ammonito in casa Messina è Bruno, ma è incomprensibile la decisione dell’arbitro che in precedenza aveva lasciato correre su un evidente intervento falloso ai danni di Milinkovic, al limite dell’area foggiana. Giallo fin troppo fiscale anche per lo stesso Milinkovic, proprio sul fischio conclusivo del primo tempo. Si va all’intervallo sullo 0-0.

Da Silva conclude sull esterno della rete da buona posizione

Inizia la ripresa ed il Messina va subito ad un passo dal gol con Da Silva che si invola sulla destra, sfrutta il suggerimento di Anastasi, ma spara sull’esterno della rete. Non c’è un attimo di sosta. Al 6’ Mazzeo si libera al tiro, in posizione dubbia, e calcia verso la porta: Berardi in volo devia in angolo. Sul corner seguente stacca di testa Coletti che centra la traversa. La pressione dei “satanelli” aumenta e Foggia avanti al 12’ con Mazzeo che brucia Rea e Bruno sul traversone di Rubin, insaccando alle spalle di Berardi. La formazione di Stroppa sblocca così il risultato. Lucarelli non fa nemmeno in tempo a sostituire Da Silva con Madonia che i padroni di casa raddoppiano. Al 14’ sponda di Mazzeo che premia l’inserimento di Deli, freddo davanti a Berardi. E’ il 2-0. Per il centrocampista secondo gol stagionale al Messina, dopo quello segnato con la maglia della Paganese, terzo considerando anche la passata stagione. Un’autentica bestia nera. Il neo entrato Gerbo spreca poi anche la chance per il terzo gol. La potrebbe riaprire Madonia al 26’, ma dopo aver saltato un avversario si vede respingere il tiro con il corpo da Sicurella. Spazio anche per Ciccone, dopo l’infortunio praticamente un nuovo acquisto. Il Foggia colpisce ancora al 31′ grazie all’azione sgusciante di Gerbo, sul cui traversone è sfortunato nell’intervento Palumbo che beffa Berardi. Inutili le proteste del portiere, secondo l’arbitro la sfera ha infatti varcato la linea. Sul 3-0 il Messina è ridotto anche in dieci dal 33′ per effetto dell’espulsione di Madonia, allontanato dal campo da Zingarelli per aver proferito qualche parola di troppo. L’orgoglio c’è e De Vito impegna Guarna, costringendolo alla deviazione in corner. Finisce 3-0 ed il Messina subisce un passivo eccessivo per quanto visto allo “Zaccheria”. A parziale consolazione i risultati delle rivali per la salvezza (pari di Reggina e Vibonese, ko Akragas e Melfi). I giallorossi restano fuori dalla zona playout, ma la prossima sfida casalinga con il Catanzaro, vittorioso a Pagani, sarà un appuntamento da non fallire.

Il pubblico dello “Zaccheria” di Foggia

Il tabellino. Foggia-Messina 3-0
Foggia (4-3-3): Guarna; Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin (16’ st Gerbo); Agnelli (26’ st Sicurella), Agazzi, Deli; Chiricò, Mazzeo, Maza (21’ st Di Piazza). A disp. Sanchez, Figliomeni, Vacca, Sarno, Tucci, Dinielli, Pompilio, Martino, Pertosa. All. Giovanni Stroppa.
Messina (4-3-1-2): Berardi; Grifoni (30’ pt Palumbo), Rea, Bruno, De Vito; Da Silva, (14’ st Madonia), Musacci, Sanseverino; Mancini (29′ st Ciccone); Milinkovic, Anastasi. A disp. Russo, Capua, Saitta, Akrapovic, Ricozzi, Benfatta, Marseglia, Ferri, Ansalone. All. Cristiano Lucarelli.
Arbitro: Andrea Zingarelli di Siena. Assistenti: Francesco Gnarra di Siena e Lorenzo Meozzi di Empoli.
Marcatori: 12’ st Mazzeo (F), 14’ st Deli (F), 31′ st autorete Palumbo (M).
Espulso: 33′ st Madonia (M). Ammoniti: 9’ pt Loiacono (F), 42’ pt Bruno (M), 47’ pt Milinkovic (M), 17’ st Agnelli (F).

Redazione MessinaSportiva

MessinaSportiva.it è stato fondato nel 2005 da Francesco Straface. Nato da una costola di un portale creato nel 2002 per seguire la Pallacanestro Messina, matricola in serie A1 maschile, ha sempre seguito con attenzione il calcio cittadino, dando però spazio a tantissime realtà, anche le meno conosciute. Rappresenta ormai un punto di riferimento per gli sportivi di città e provincia

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