Per il secondo anno consecutivo il Messina vuole coronare una grande rimonta con l’agognata salvezza. La deprimente classifica con cui si era chiuso il 2022, sul fondo della graduatoria con appena undici punti all’attivo (dopo venti giornate), è un lontano ricordo, perché i peloritani ne hanno conquistati praticamente il triplo, ben 29, in appena 17 gare. E hanno viaggiato più forte in trasferta che in casa (15 punti a 14), con le decisive affermazioni sui campi di Viterbese, Gelbison, Latina e Potenza.
Per completare la missione resa possibile dal ritorno di Ezio Raciti e dalla rivoluzione sul mercato servirà un ultimo acuto, contro il Taranto dell’ex Eziolino Capuano. Anche quest’anno il sostanzioso rinnovamento della rosa ha stravolto anche il rendimento degli elementi che non avevano brillato nel girone di andata. E il tanto vituperato Ibourahima Balde, finito sul banco degli imputati, è stato capace di cambiare marcia, firmando addirittura sette rete in dieci gare.
Rispetto alla gara vinta con la Juve Stabia tornano a disposizione l’esterno sinistro Celesia e soprattutto il portiere Fumagalli, autentico leader del gruppo, peraltro rimpiazzato al meglio da Lewandowski dopo quattro mesi di panchina, a dispetto delle critiche raccolte nel suo biennio in riva allo Stretto. Gli unici indisponibili gli squalificati Versienti e Curiale. Per centrare l’impresa contro una formazione che difende bene (quarta retroguardia del torneo dopo Catanzaro, Crotone e Picerno) ma offende poco (secondo peggiore attacco, peggio fa soltanto la Gelbison) il Messina potrà contare sul convoglio esterno più numeroso del 2023.
Sono infatti ben 250 i tagliandi staccati dai tifosi peloritani nell’arco di appena 24 ore, nonostante la tardiva apertura della prevendita, rimasta bloccata dall’incertezza sulla trasferta del Catania ad Aversa, poi vietata. Un vero e proprio esodo, che darà ulteriore carica e fiducia a Kragl e compagni. La speranza è che Perez, da sempre tra i più combattivi, o Ragusa, recuperato in tempi record, possano magari sbloccarsi sul più bello. Servirà una vittoria, a dispetto dei propositi playoff dei pugliesi, che provano a coronare la salvezza con un traguardo che manca da 13 anni.
Poi si dovrà fare affidamento sul ko dell’Avellino, che è in svantaggio negli scontri diretti e dopo i ko con Turris e Fidelis cerca di evitare un drammatico tris contro il Monterosi. O sulla mancata vittoria della stessa Andria, di scena come il Messina sul campo di un’altra candidata ai playoff, a Latina. I pugliesi in trasferta hanno vinto soltanto una volta, a Monopoli, mentre i laziali hanno conquistato tra le mura amiche ben 27 dei loro 46 punti. Se il Messina riuscirà ad ampliare l’attuale +7 potrà celebrare la salvezza diretta senza l’appendice playout, che si disputa soltanto se la penultima ha meno di nove punti di distacco dalla quintultima. È la speranza e l’obiettivo dei 250 che saranno presenti allo “Iacovone”.
In occasione della 38esima del campionato di serie C, sono 23 i convocati per la gara di domenica (inizio alle 17.30). Di seguito la lista completa dei convocati con i numeri di maglia – Portieri: 30. Ermanno Fumagalli; 22. Michal Lewandowski. Difensori: 3. Helder Baldè; 5. Gabriele Berto; 15. Manuel Ferrini; 18. Michele Ferrara; 16. Christian Celesia; 23. Daniele Trasciani; 26. Giuseppe Salvo. Centrocampisti: 28. Marco Fiorani; 6. Lamine Fofana; 14. Amara Konate; 69. Oliver Kragl; 75. AndreaMallamo; 4. Roberto Marino; 80. Giuseppe Marino. Attaccanti: 10. Ibourahima Balde; 7. Paolo Grillo; 8. Carmine Iannone; 99. Pasqualino Ortisi; 31. Leonardo Perez; 90. Antonino Ragusa; 9. Diego Zuppel.