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Messina

Un Messina consapevole della sua forza ha cambiato marcia in un febbraio da urlo

La trasferta di Vibo Valentia ha certificato che il Messina ha ormai cambiato volto. Dopo avere ottenuto appena quattro vittorie nelle prime 23 giornate di campionato, Adorante e compagni ne hanno conquistate altre quattro soltanto nel mese di febbraio, in cui i peloritani hanno portato a casa addirittura 14 punti, quasi la metà dei 18 raccolti nei primi cinque mesi del torneo. La svolta era maturata già con la doppia rimonta di Palermo, dove era stato sfiorato il primo colpo grosso.

Acr Messina
La corsa sotto il settore occupato dai tifosi (foto Paolo Furrer)

Poi l’impresa si è materializzata a Bari, un campo su cui i giallorossi sembravano chiamati a recitare il ruolo di vittime sacrificali. Poi sono arrivate le vittorie con Potenza, Monopoli e Vibonese. Il pareggio con il Foggia, che ha ripreso vigore e sfiorato il successo anche con la capolista, e la sconfitta con il Monterosi, una delle formazioni più in palla del momento, soltanto dei passaggi a vuoto. Il Messina che per settimane aveva temuto lo spettro del quarto declassamento tra i Dilettanti in pochi anni ha adesso il doppio dei punti della Vibonese fanalino di coda, che sembra ormai spacciata anche per le difficoltà palesate nell’ultimo scontro diretto.

tifosi Messina
Bandiere giallorosse a Vibo (foto Paolo Furrer)

La formazione affidata a Ezio Raciti, accolto con scetticismo e propiziatore di un’autentica metamorfosi, ha ritrovato cattiveria agonistica, condizione atletica, spirito di gruppo e consapevolezza nei propri mezzi, che le stanno peraltro consentendo di fronteggiare una decina di assenze e i perduranti cinque casi di positività al Covid. Un Messina insomma più forte dei contrattempi che pure avevano caratterizzato anche la prima metà di stagione. Una bella rivincita per il presidente Pietro Sciotto, che dopo le sconfitte in serie che hanno macchiato l’anno del ritorno tra i professionisti aveva rimesso in vendita il club, paventando ancora una volta un suo disimpegno.

Manfredi e Pitino
Il consulente Lello Manfredi e il ds Marcello Pitino (foto Paolo Furrer)

Le incomprensioni con il tifo organizzato restano, al pari degli investimenti e di una stagione che è stata raddrizzata in tempo. Ha inciso evidentemente la riorganizzazione logistica voluta dal consulente Lello Manfredi, il cui ruolo non è stato ufficializzato come quello del predecessore Pietro Lo Monaco. Il direttore sportivo Marcello Pitino ha avuto il merito di innestare alcuni elementi di esperienza, l’attaccante Federico Piovaccari, l’esterno Giuseppe Statella e il centrocampista Giuseppe Rizzo, in uno spogliatoio giovanissimo, sull’orlo di una crisi di identità aggravata e non sanata dall’approdo in riva allo Stretto di Eziolino Capuano.

Damian
Damian ha firmato la sua prima rete in campionato (foto Paolo Furrer)

Ma sarebbe ingeneroso non riconoscere i meriti dell’ormai ex ds Christian Argurio, per settimane sul banco degli imputati e adesso riabilitato a suon di risultati. A Vibo, con l’esclusione di Trasciani, che ha avuto subito un bell’impatto al di là del gol di Bari, e del già citato Statella, c’era in campo la formazione allestita in fretta e furia in estate, con settimane di ritardo rispetto alle avversarie, quando la preparazione è stata soltanto abbozzata, complicando e non poco il compito dell’ex tecnico Sasà Sullo ripeté per settimane.

Fofana
Fofana è tra gli elementi più costanti (foto Paolo Furrer)

I contratti pluriennali siglati da Tiago Gonçalves e Lamine Fofana, a tutti gli effetti tra le rivelazioni del torneo, potrebbero garantire un’importante plusvalenza in estate. Il Messina, che ha cambiato idea più volte sul “minutaggio”, i rimborsi garantiti dalla Lega Pro alle formazioni che schierano tanti under nell’undici titolare, potrebbe così recuperare qualche introito a cui ha rinunciato per assicurarsi risultati e risalita in graduatoria. Anche elementi cardine del gruppo allestito ad agosto, come Lewandowski, Carillo, Celic e Damian, che sembravano a un passo dalla cessione nel mercato invernale, stanno finalmente rispettando le aspettative.

Il Messina che aveva avuto la tentazione di azzerare tutto soltanto qualche settimana fa potrebbe ripartire dai tanti elementi vincolati per più di una stagione al club. Ma prima va completata l’opera brillantemente avviata nel corso di un irresistibile febbraio. Sabato con la Juve Stabia c’è l’opportunità di ritoccare la terraferma, dopo mesi in balia delle onde. Dopo le cinque reti incassate con il Francavilla il 23 gennaio scorso ci avrebbero scommesso in pochi.

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