12.1 C
Messina

Un Messina bello e generoso strappa un prezioso 1-1 ad Aversa

Pareggio che sta stretto ai siciliani che nel primo tempo costruiscono e sprecano palle gol in serie. La beffa potrebbe materializzarsi quando viene assegnato un rigore ai campani, ma l’ex De Vena si fa ipnotizzare da Berardi, al secondo penalty parato in due gare. Nel finale va in rete l’ex cosentino Mosciaro ma Nigro firma una rete meritata. Giallorossi generosi e trasformati rispetto al recente passato. Adesso la rincorsa salvezza appare di colpo meno complicata. 

Il rigore parato da Berardi a De Vena
Il rigore parato da Berardi a De Vena

Il pre-partita. In Campania va in scena un autentico spareggio salvezza tra Aversa Normanna e Messina, due squadre che hanno vinto soltanto cinque volte in stagione. Di Costanzo rinuncia almeno inizialmente a Corona e Ciciretti, che partono quindi dalla panchina, al pari di Altobello. Si registrano i rientri dal 1′ di Stefani e Mancini. Nel settore ospiti sono presenti circa 150 sostenitori giallorossi, che si fanno sentire fin dall’avvio. Divisa interamente bianca per il Messina, consueta tenuta granata per gli ospiti.

La cronaca. Al 3’ subito una grandissima chance per gli ospiti, con Mancini che per un soffio fallisce il tap-in sul traversone dalla destra di Izzillo. Messina ad un passo dal vantaggio. A fare la partita sono i siciliani. All’11’ termina di pochissimo a lato la conclusione al volo dal limite di un positivo Izzillo. Confortante l’approccio degli uomini di Di Costanzo, che spesso avevano peccato sotto quest’aspetto. Al 13’ viene rintuzzato all’ultimo il tentativo di Orlando, due minuti dopo invece è clamorosa la chance sprecata da Cane che, servito a centro area da Mancini dopo una pregevole iniziativa di Benvenga, calcia alle stelle. Cossentino colpisce con una gomitata con un avversario ed è il primo a finire sul taccuino dei cattivi. Poi Nigro non inquadra lo specchio su calcio da fermo. Al 23’ è Damonte invece a non raccogliere la sponda di Orlando sugli sviluppi di un traversone di Mancini: Messina raramente così propositivo ma ancora impreciso. Ammonito anche Amelio, già affiancato in precedenti sessioni di mercato al Messina. Un grattacapo in più per l’ex Sasà Marra. Direzione molto fiscale. Arriva subito il giallo anche per Cane, che ha steso Catinali sulla corsia esterna. Alla mezzora si vedono finalmente i locali ma la conclusione da fuori area di Castellano termine debolmente a lato. Poi il Messina se la cava anche sulla successiva azione. Marini è implacabile: anche Geroni e subito dopo Benvenga finiscono nella lista dei cattivi, vane le proteste dell’esterno ospite. Ma il provvedimento disciplinare più pesante è quello del 38’, quando un ingenuo Pepe frana in area su Mangiacasale: il direttore di gara indica il dischetto ed ammonisce Pepe. Berardi si conferma però un para-rigori! Dopo avere neutralizzato il tiro di Calderini una settimana prima si ripete sulla conclusione centrale di De Vena. Si accende una rissa in mezzo al campo e l’incredibile lista di ammoniti comprende adesso anche Mancini e Castellano: sono già otto! Squadre al riposo sullo 0-0 senza recupero dopo un primo tempo scoppiettante. Nonostante l’errore dell’ex De Vena, autore in stagione di dieci reti, il pari sta un po’ stretto ai siciliani.

La gioia di Mosciaro per l'1-0
La gioia di Mosciaro per l’1-0

Anche in avvio di ripresa è decisamente migliore l’approccio degli ospiti, con Cane che si mette in evidenza sulla corsia destra. Al 7’ Izzillo è bravissimo ad imbeccare in profondità Orlando, il cui destro viene controllato in due tempi dall’ex Lagomarsini. Sul fronte opposto Berardi controlla agevolmente il tentativo velleitario dalla distanza di Geroni. Al 10’ il primo avvicendamento del match con Marra che prova a scuotere i suoi, visibilmente in difficoltà: è l’ex cosentino Mosciaro a prendere il posto di Sassano. Subito dopo ci prova Izzillo da fuori area: pallone deviato in corner. Sugli sviluppi della battuta dalla bandierina impreciso il tentativo a giro di Mancini. Va in panca anche uno dei quattro ammoniti, Castellano, rimpiazzato da Capua. Intanto non sortisce particolari effetti una punizione affidata a Mosciaro. Encomiabile il sostegno dei tifosi siciliani, con il Messina che almeno per i loro decibel sembra stia giocando in casa… Al 20’ ghiotta chance per i locali, con De Vena- marcato da Silvestri – che manca l’appuntamento con il gol sul traversone dalla destra di Del Prete. Anche Di Costanzo rimescola le carte: dentro Corona al posto di Cane, con la speranza che “Re Giorgio” possa essere devastante con meno minutaggio nelle gambe. Al 25’ Mangiacasale finisce a terra in area dopo un nuovo scontro con Pepe ed invoca nuovamente il rigore ma questa volta Marini lascia correre nonostante le proteste. Di Costanzo vuole ancora più freschezza e nell’ultimo quarto di gara lancia Ciciretti al posto di Mancini. Damonte intanto tocca il pallone con un braccio ed arricchisce l’interminabile lista di ammoniti. Marra esaurisce i cambi lanciando Personè al posto di uno spento De Vena, condizionato forse dal grave errore dal dischetto. Al 35’ Silvestri di testa, lasciato colpevolmente libero a centro area, fallisce ancora la possibile rete del vantaggio sugli sviluppi di una punizione battuta da Ciciretti. Proprio il talento romanista si mette in luca ma la sua conclusione dal limite viene paradossalmente respinta da Orlando: giallorossi poco fortunati al “Bisceglia”. La beffa si concretizza però al 38’ quando Mosciaro di testa, troppo solo, può battere Berardi portando i suoi in vantaggio. Un premio eccessivo per i locali per quanto visto finora. Lagomarsini si esalta su Orlando che ottiene soltanto un corner: immediata la reazione ospite. Sugli sviluppi dell’angolo è Nigro a firmare il meritato pareggio con un preciso colpo di testa; anche qui rivedibile il piazzamento della difesa. È incontenibile poi l’esultanza del centrocampista messinese, che si lascia così con rabbia alle spalle tante critiche. Bonanno rimpiazza Orlando, acclamato dai suoi ex sostenitori ma anche dai tifosi del Messina che hanno apprezzato finalmente la generosità di una squadra apparsa rigenerata. Al 90’ Mosciaro conquista una punizione dal limite che però poi calcia debolmente: Berardi la blocca senza patemi. Accordati cinque minuti di recupero. Proprio al 95’ Corona con una girata al volo non riesce ad inquadrare la porta ma per il Messina, che non conquistava punti in trasferta dal 18 gennaio, quando venne beffato dalla Lupa Roma, è un deciso passo in avanti ed una grande iniezione di fiducia in ottica salvezza. Anche l’Ischia infatti non è andata oltre il pari e la griglia play-out appare adesso meno amara.

De Vena prova a liberarsi
De Vena prova a liberarsi

Il tabellino. Aversa Normanna – Messina 1-1
Marcatori: al 38’ st Mosciaro (A), al 40’ st Nigro (M).
Aversa Normanna: Lagomarsini, Del Prete, Amelio, Geroni, Magliocchetti, Cossentino, Mangiacasale, Catinali, De Vena (32’ st Personè), Sassano (10’ st Mosciaro), Castellano (12’ st Capua). In panchina: Despucches, Scognamillo, Esposito, Giannusa. Allenatore: Sasà Marra.
Messina: Berardi, Silvestri, Benvenga, Stefani, Pepe, Nigro, Izzillo, Damonte, Orlando (43’ st Bonanno), Mancini (28’ st Ciciretti), Cane (21’ st Corona). In panchina: Scardino, Donnarumma, Altobello, De Paula. Allenatore: Nello Di Costanzo.
Arbitro: Valerio Marini della sezione di Roma 1.
Assistenti: Claudio Pellegrini di Roma 2 e Maurizio Loni di Cagliari.
Note – Al 39’ pt De Vena (A) ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti: al 16’ pt Cossentino (A), al 28’ pt Amelio (A), al 29’ pt Cane (M), al 33’ Geroni (A), al 35’ pt Benvenga (M), al 38’ pt Pepe (M), al 42’ pt Mancini (M) e Castellano (A), al 30’ st Damonte (M). Corner: 4-4. Recupero: 0’ pt e 5’ st.

BREVI

Calcio - Lega Pro

POTRESTI ESSERTI PERSO