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Un Messina affamato vuole lo scalpo del Foggia. Torna Fiorani, out Iannone

Il 2023 ha già regalato ben 25 punti al Messina, che ne aveva raccolti appena undici nelle prime venti giornate del campionato, dal Crotone al Crotone. Il nuovo corso tecnico avviato dalla seconda giornata di ritorno è coinciso con ben sette vittorie (quattro, pesantissime, in trasferta), quattro pareggi e soltanto tre sconfitte. Che a dispetto della brusca battuta d’arresto con la Turris sembrano quasi fisiologiche a confronto dei quindici ko maturati nelle prime venti gare, la pesante eredità che spiega perché l’Acr è ancora chiamato a fare risultato per scacciare definitivamente gli spettri.

Helder Balde
Helder Balde fa ripartire l’azione (foto Giuseppe Scialla)

Il Messina è ad un punto dalla salvezza diretta ma la disputa del secondo play-out è in bilico per via del pesante distacco accumulato da Viterbese e Fidelis Andria. Se i punti di distacco della penultima rispetto al 16esimo posto saranno più di otto (come sta avvenendo in questo momento, a quattro giornate dal termine) le retrocessioni dirette saranno due e non una. Ma in campo non ci sarà spazio per i calcoli: si dovrà soltanto puntare al massimo, per assicurarsi un’estate serena, uno scenario impronosticabile a dicembre, prima della rivoluzione e degli investimenti sul mercato.

Al “Franco Scoglio” sarà di scena un Foggia irrequieto, che a dispetto di un buon piazzamento ha cambiato ripetutamente guida tecnica. Roberto Boscaglia è durato cinque partite. Dopo il breve interregno di Antonio Gentile, Fabio Gallo ha avuto il merito di risollevare la squadra viaggiando ad una media punti di 1,89. Dopo il suo burrascoso addio la breve parentesi di Mario Somma. Adesso il ritorno di Delio Rossi, che ha avuto comunque soltanto un paio di allenamenti per un primo approccio con il gruppo.

Berto
Berto fa ripartire l’azione (foto Giuseppe Scialla)

Dopo avere scontato un turno di stop torna a disposizione Fiorani, che si candida ad una maglia da titolare. Recuperati anche Perez e Celesia, due elementi chiave. Davanti a Fumagalli dovrebbero agire quindi i centrali Ferrara e Helder Baldé, che sta progressivamente recuperando la forma dopo la lunga inattività. Sulle corsie in pole Berto e Celesia. Improbabile una promozione di Ferrini, impiegato soltanto in due delle ultime nove gare, nonostante la squalifica di Trasciani.

Out l’infortunato Kragl, che mostra confortanti segnali e dovrebbe esserci già a Picerno. Un attacco febbrile nelle ultime ore ha messo ko Iannone, pronto a rimpiazzarlo come a Torre del Greco. A questo punto prendono corpo le conferme di Fofana e Mallamo davanti la difesa, con Fiorani, Ibourahima Baldé (ex della sfida, ad un passo dall’ottava rete in undici gare contro la Turris) e Ragusa a supporto di Perez. Marino è regolarmente tra i 22 convocati (si rivedono anche Napoletano e Salvo) ma non è al top e il suo impiego appare improbabile.

Ferrara
Ercolano in pressione su Ferrara (foto Giuseppe Scialla)

Il tecnico Ezio Raciti ha ripetuto a più riprese che contano l’identità e le idee più dei singoli interpreti e delle assenze, in un 2023 in cui ha dovuto rinunciare anche ai lungodegenti Catania, Angileri e Filì. Sfruttando la fame di Perez e Ragusa, vogliosi di sbloccarsi, il Messina dovrà mostrare le rabbiose motivazioni indotte dalla classifica rispetto ad un Foggia che si presenta in riva allo Stretto con un nuovo allenatore, ma pur sempre con sette punti di margine rispetto all’inseguitrice più diretta. Dopo Latina, Francavilla, Avellino e Pescara, all’Acr serve un altro scalpo di prestigio. Per coronare una lunga e faticosa rincorsa.

Di seguito la lista completa dei convocati con i numeri di maglia – Portieri: 30. Ermanno Fumagalli; 22. Michal Lewandowski; Difensori: 3. Helder Baldé; 5. Gabriele Berto; 15. Manuel Ferrini; 18. Michele Ferrara; 16. Christian Celesia; 26 Giuseppe Salvo. Centrocampisti: 6. Lamine Fofana; 28. Marco Fiorani; 14. Amara Konate; 75. Andrea Mallamo; 80. Giuseppe Marino; 27. Leandro Versienti, 70. Paolo Napoletano. Attaccanti: 10. Ibourahima Balde; 11. Davis Curiale; 7. Paolo Grillo; 99. Pasqualino Ortisi; 31. Leonardo Perez; 90. Antonino Ragusa; 9. Diego Zuppel.

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