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Messina

Un Messina a tratti perfetto beffato nel recupero. Rondinella 21esimo acquisto

Un pareggio all’esordio esterno in campionato, dopo la vittoria in Coppa Italia, per una squadra che si è radunata soltanto il 6 agosto non è certo un risultato da buttare. Eppure il 4-4 subito all’ultimo assalto è duro da digerire per un Messina perfetto per 70’ ma raggiunto dal più bello da una Paganese dura a morire. L’inizio di stagione di una formazione che non ha praticamente disputato amichevoli estive non può che essere considerato molto positivo. Ma le modalità con cui il pari campano è maturato ovviamente alimentano i rimpianti.

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Russo è stato grande protagonista (foto Nino La Macchia)

Hanno pesato le tre defezioni in successione di Carillo, Celic e Russo, quest’ultimo tra i più ispirati e non soltanto per la serpentina che gli ha consentito di tornare al gol dopo un anno e mezzo. Il capitano ha accusato un problema muscolare e per non aggravarlo si è fermato in tempo chiedendo la sostituzione, il croato aveva appena un paio di allenamenti nelle gambe e ha patito gli inevitabili crampi. Senza i due difensori centrali titolari e con il connazionale Mikulic ancora in attesa del transfer è stato necessario stravolgere la difesa, adattando Sarzi Puttini in mezzo.

L’astuzia di Zito, Piovaccari e soprattutto Castaldo ha fatto il resto, premiando gli azzurrostellati, in evidente difficoltà per un’ora. Oltre agli over di esperienza ha brillato anche Manarelli, 2002 arrivato dal Renate, che ha propiziato l’1-1 di Castaldo. L’infortunio di Schiavi nel riscaldamento (rimpiazzato in extremis da Schiavino) e l’assenza dell’atalantino Scanagatta hanno costretto Di Napoli a mutare assetto difensivo. Ne hanno approfittato Russo e Baldé, bravo a conquistare e trasformare un rigore e a servire Simonetti per il 4-1 che sembrava avere messo in cassaforte i primi tre punti, con Damian che su punizione aveva perfino sfiorato il bis riuscito all’ex parmense.

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Alcuni tifosi del Messina presenti a Pagani (foto Salvatore Varo)

La Paganese che aveva tirato poco in porta e commesso tanti errori, su tutti il rigore di Diop, è riuscita ad accorciare subito con Murolo e ha creduto poi nell’incredibile rimonta. Il Messina può guardare la metà piena del bicchiere, consapevole dei primi carichi di lavoro sostenuti in ritiro ma soprattutto che il feeling tra i calciatori e la condizione sono ancora abbozzati. Se le trame di gioco e la produzione offensiva sono state eccellenti, con sette gol e sei differenti marcatori in appena due gare, c’è sicuramente qualche meccanismo da oliare in difesa.

Nell’atteso derby con il Palermo ci sarà Mikulic, non sembra preoccupare troppo Russo, mentre verranno valutate le condizioni di Carillo, per cui c’è comunque ottimismo. In attesa dell’arrivo dagli Usa del transfer di Milinkovic, è definita l’operazione che porterà a 21 gli elementi sotto contratto. Raggiunta infatti l’intesa con il terzino destro 20enne Genny Rondinella, nativo di Casoria. Per il napoletano 30 presenze e quattro reti nel Savoia in D e l’esordio tra i professionisti nella Pistoiese, con nove gare disputate, al fianco di Simonetti. Il suo cartellino era di proprietà del Chievo, da cui si è svincolato dopo l’esclusione dei veronesi dalla serie B.

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La formazione titolare del Messina (foto Nino La Macchia)

Il rush finale di mercato dovrebbe regalare qualche altra alternativa di peso in avanti, come ha auspicato anche il tecnico Sasà Sullo. Il match con i rosanero si giocherà sul neutro di Vibo Valentia, per la nota indisponibilità del “Franco Scoglio”. L’Osservatorio nazionale dovrebbe disporre il divieto di trasferta alla tifoseria rosanero, anche per evitare l’eventuale transito di sostenitori palermitani dalla città dello Stretto. A decidere sul resto saranno la Questura locale e le limitazioni anti-Covid.

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