Il 2 ottobre è ancora lontano per il Cocuzza S. Filippo del Mela, giorno dell’esordio sul difficile campo di Licata, ma la dirigenza filippese lavora alacremente per arrivare pronta all’ennesima stagione in serie C Silver. Dopo l’ottimo campionato trascorso, chiuso all’ottavo posto, con in testa il riconfermato allenatore Stefano Calderone, il più giovane della Regione con i suoi 24 anni, i vertici societari stanno chiudendo le varie trattative per rinforzare un roster che, con i giusti correttivi, può certamente dire la sua nel massimo torneo regionale. In rampa di lancio ci saranno i due Usa che costituiranno l’ossatura del quintetto, ovvero l’ala Timoty Agurs, proveniente da Clarion in NCAA 2 nel 2015-16 e il centro di 201 cm Jay Copeland arrivata da North Carolina Central.
Il neo americano ha rilasciato queste dichiarazioni al portale della sua università, la North Carolina. “Sono fortunato ad avere questa opportunità, ringrazio il Cocuzza che ha creduto in me e nelle mie capacità sufficienti per offrirmi un posto in squadra. Una volta firmato il contratto è ‘stata una sensazione di sollievo, ho sempre avuto fede e sapevo che Dio era in controllo.”
Ragazzo di talento ma frenato negli ultimi mesi da due seri infortuni come speiga il capo allenatore della NCCU LeVelle Moton. “Sono estremamente orgoglioso del fatto che Jay ottiene l’opportunità di perseguire il suo sogno di basket professionistico. Se non fosse per gli infortuni riportati negli ultimi due anni, avrebbe compiuto una carriera stellare. Gli auguro solo il meglio.”
L’arrivo in Italia della coppia Usa è previsto per il 31 agosto, il giorno prima di iniziare la preparazione al PalaPertini coi loro nuovi compagni. In entrata sono ufficiali anche le firme del rientrante jolly difensivo Samuele Colica che ha ben giocato lo scorso anno a Canicattì, l’ala di 2 metri, classe 1983 goriziana ma peloritana d’adozione Gianni Vecchiet, ex Amatori Messina e Patti e lo scorso anno diviso tra Milazzo e Orsa Barcellona. Tra i giovani spicca la conferma del talentuoso Roberto Bellomo, playmaker classe ’96, già con esperienze in C Nazionale con l’FP Sport Messina e precedentemente con la Mia Basket. Formalizzate le conferma anche di due elementi del vivaio come Alessandro Rizzo, pivot di 196 cm a San Filippo nel 2014/15 e da gennaio 2016 e della guardia Lucio Cocuzza (classe 1996). In attesa di capire se l’eterno Agostino Li Vecchi farà ancora da chioccia a tutto il gruppo filippese, le trattative serrate di mercato riguardano il reperimento di una guardia affidabile e i cambi di posto 3 e 4.
Di ogni cosa abbiamo parlato con l’head coach Stefano Calderone, specialmente in riferimento alle novità sul nuovo roster e alle sensazioni che si vivono in casa Cocuzza.
“L’età può rappresentare la difficoltà più grande per me che devo rapportarmi con giocatori più grandi di dieci o più anni. Bisogna però avere la massima voglia e tutto si semplifica. La decisione di allenare l’ho presa a 19 anni, da lì ho svolto quattro anni da assistente allenatore con coach Romeo e poi lo scorso anno è arrivata l’occasione da head coach. Ribadisco che per me è una grande gioia poter allenare nel mio paese dove vivo, questo mi gratifica molto”.
Ottenere nuovi successi che non facciano rimpiangere il passato, obiettivo importante per la nuova squadra ancora under costruction.
“Lo scorso anno siamo stati un gruppo fantastico, spero di ripetermi e ripagare ulteriormente la fiducia che la società ha avuto in me. Essendo di S. Filippo ed avendo svolto tutta la trafila sin dal Minibasket, qui so di avere particolarmente gli occhi addosso dei miei maestri pronti a giudicarmi. E’ uno sprone a migliorarsi sempre”.
Riflessione su un campionato che col mercato sempre aperto e la regola del doppio straniero sembra davvero aver aumentato il proprio potenziale tecnico.
“Il livello cresce a vista d’occhio rispetto agli ultimi anni. Nessuno regalerà nulla, non ci saranno gare scontate perchè le società hanno fatto ricorso all’americano o allo straniero. La cifra tecnica aumenta, quest’anno scenderanno 2 squadre su un organico di 14 iniziali mentre in passato c’era stato il blocco delle retrocessioni. Il fatto che ci siano sei squadre messinesi è un bel segnale per il nostro movimento che appare in ripresa dopo le difficoltà del passato ma di certo complicala costruzione delle squadre perchè il mercato dei giocatori resta tale mentre aumenta sensibilmente la domanda”.
Con Calderone in panchina staff consolidato, spazio all’assistente Salvatore Valenti ed al preparatore atletico Giuseppe La Spada.