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Un cedimento o un malore hanno tradito Mauro. La sua Mini è sotto sequestro

Il mondo dei motori, a Messina e non solo, è in lutto. La Targa Florio, che a Palermo con enfasi definiscono la corsa automobilista più antica del mondo, è stata funestata dal drammatico incidente che è costato la vita al 53enne messinese Mauro Amendolia, direttore sportivo del Messina Racing Team e pilota di grandissima esperienza.

Formula 3 & Messina Racing Team
Gemma e Valentina Amendolia, driver e navigatore. La prima adesso lotta per la vita (foto Roberta Fazio)

L’equipaggio di cui faceva parte anche la figlia, la 27enne Gemma Amendolia, le cui condizioni restano sotto osservazione, ha travolto un commissario di percorso, Giuseppe Laganà. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, anche perché il pilota ha perso il controllo del mezzo alla fine di un rettilineo. Il commissario si trovava all’interno di un’area delimitata, in totale sicurezza, ma questo non è bastato a salvargli la vita.

Al momento non si può escludere un cedimento meccanico o un malore dello stesso Amendolia. La Bmw Mini Cooper è stata sequestrata dalla Magistratura e neppure i meccanici hanno potuto avvicinarsi all’auto per indagare maggiormente sulle reali cause dell’accaduto. Gemma nel frattempo è in coma farmacologico, con prognosi riservata, dopo essere stata portata in rianimazione all’ospedale Madonna dall’Alto di Petralia Sottana. Le prossime ore saranno decisive per capire se riuscirà a salvarsi, dopo che una Tac ha già escluso emorragie cerebrali.

Formula 3 & Messina Racing Team
La famiglia Amendolia al completo (foto R. Fazio)

Di certo non mancheranno le polemiche dopo quanto è accaduto sulle strade della Targa Florio. Secondo alcuni addetti ai lavori non vi erano i presupposti per correre in totale tranquillità, ma dall’apripista era arrivato comunque l’ok. La neve caduta sul percorso aveva reso le strade molto scivolose. Il paradosso è che l’incidente si è comunque verificato in un tratto non particolarmente colpito da fenomeni meteorologici.

Non a caso era proprio Gemma il pilota designato, mentre Mauro avrebbe dovuto occuparsi delle note. Il timore per le condizioni del fondo di gara avrebbe spinto Gemma ad indossare in extremis i panni del navigatore, mentre il volante era passato al più esperto Mauro. Il 53enne mai avrebbe immaginato che stava per iniziare la sua ultima corsa. Alla famiglia vanno le più sentite e commosse condoglianze della Redazione di MessinaSportiva.

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