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Messina

Un buon Gescal a testa alta contro la capolista. La Pro Mende si impone 3-2

Il Gescal ci crede fino alla fine, sfiora la clamorosa rimonta ma non riesce a strappare almeno un punto contro la Pro Mende. La capolista del girone B, infatti, si impone 3-2, frenando così la corsa dei biancoverdi dopo tre risultati utili consecutivi, ma senza vittoria tra le mura amiche. Mister Di Maria, nonostante una settimana difficile, recupera Zappalà e La Rocca, inizialmente in panchina. Inizia meglio la Pro Mende che, dopo un tiro debole di Bartuccio, passa al 13’ con lo stesso Bartuccio che, su punizione dai 25 metri, non lascia scampo a Maisano. Il Gescal prova subito a riorganizzarsi, ma i luciesi sono una squadra esperta, un cliente scomodo e, al 22’, raddoppiano: Sturniolo viene spintonato in area ma l’arbitro non interviene, quindi gli ospiti ripartono in velocità, Pagano serve Rasà al limite e, con un diagonale di destra, infila lo 0-2. Tre minuti dopo è Marino, su cross di Pa, a cercare il tiro al volo, che finisce alto, mentre al 26’ l’occasione migliore del primo tempo con Tiano che, sulla punizione di Giovanni Giordano, si gira bene ma Bucca blocca. La Pro Mende, al 36’, va vicino al tris con Genovese, ma da buona posizione spara alto, mentre al 44’ grande azione costruita dai locali: Ballarò per Marino, tocco dentro per Sturniolo che supera in velocità un difensore, salta anche Bucca, ma si allunga il pallone e perde il tempo per calciare in porta e riaprire il match.

Gescal
Le formazioni di Gescal e Pro Mende

Nella ripresa torna in campo un Gescal più convinto e con D’Amico e Zappalà al posto di Ventra e De Salvo. I biancoverdi gestiscono subito il possesso e, al 6’, si fanno vedere in avanti con un destro dalla distanza di Tiano, che finisce alto. La squadra di mister Di Maria gioca bene, insiste e si riversa in attacco, ma nel momento migliore ecco il tris ospite: disimpegno difensivo incerto, Genovese intercetta palla e serve Rasà al limite che, come nel primo tempo, da quella posizione non perdona. Sotto di tre reti, il Gescal ha il merito di crederci, continua ad attaccare anche se la girandola di cambi e la gestione della Pro Mende rallentano i ritmi. Al 32’ Marino vede Sturniolo sulla sinistra, l’attaccante si accentra e conclude ma la sfera esce di poco a lato. Al 39’ il meritato gol biancoverde: punizione dal limite che Giovanni Giordano, di destro, mette alle spalle di Bucca. L’1-3 accende i locali, entra anche La Rocca e, al 41’, Ballarò su punizione serve Marino che, in diagonale, calcia di poco a lato. Al 44’ i giallorossi hanno la grande opportunità per chiudere l’incontro: Mastroieni entra in area e, in diagonale, chiama Maisano alla respinta, Ruggeri prova a ribadire nella porta sguarnita, ma Tiano, in scivolata, evita il poker. Il Gescal si salva, è ancora vivo e al 49’ colpisce: Bucca, in uscita, tocca La Rocca in area ed è rigore. Dal dischetto va Ballarò che insacca. Partita riaperta ma, purtroppo, non c’è più tempo e il triplice fischio spegne le speranze dei biancoverdi e sancisce il successo della Pro Mende. Una sconfitta, contro la prima della classe, che comunque non scalfisce la buona prestazione offerta dal Gescal, bravo a provarci fino all’ultimo minuto. Giordano e compagni arrivano così alla pausa del campionato con 8 punti in classifica e, nelle prossime due settimane, sono attesi dal doppio confronto in Coppa Italia contro il Città di Calatabiano.

Gescal
La punizione di Giordano

GESCAL-PRO MENDE 2-3
Marcatori: 13’ Bartuccio (P), 22’ e 11’ st Rasà (P), 39’ st Giordano G. (G), 49’ st (rig.) Ballarò (G).
Gescal: Maisano, Giordano D. (13’ st Scarantino), Parrinello (30’ st Vasi), Giordano G., Tiano, De Salvo (1’ st Zappalà), Pa, Ballarò G., Ventra (1’ st D’Amico), Sturniolo (33’ st La Rocca), Marino. A disp.: Frisone, Ballarò C.. All.: Di Maria.
Pro Mende: Bucca, Pandolfo, Di Stefano, Mazzù (19’ st Giunta), Rotella, Genovese, Lanza, Bartuccio (42’ st Aloe), Biondo (21’ st Ruggeri), Rasà (26’ st Mastroieni), Pagano (48’ st Franchina). A disp.: La Rosa, Santamaria, Ragusa, Impalà. All.: Cataldi.
Arbitro: Puglisi di Catania.
Assistenti: Dell’Aiera e Battaglia di Acireale.
Ammonito: Pandolfo (P).

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