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Un anno di Morgana: “Il calcio siciliano è ripartito. Servono impianti adeguati”

Il presidente della Lnd Sicilia Sandro Morgana, nella sede di Ficarazzi in occasione del tradizionale brindisi natalizio, ha rivolto un augurio di buone feste a tutto il movimento e stilato un bilancio del lavoro svolto, a un anno dalla sua elezione, che risale all’8 gennaio.

Sandro Morgana
Il presidente della Lnd Sicilia Sandro Morgana

Il massimo dirigente ha rivendicato il rinnovato entusiasmo, il rispetto rigido dei protocolli sanitari, il lavoro delle delegazioni territoriali e dei comparti di settore regionali, la voglia di gettarsi alle spalle un periodo difficile e irto di ostacoli. “Le 150 squadre in Terza Categoria, la ripresa di tutta l’attività giovanile, la sinergia sulle decisioni e le scelte del Consiglio Direttivo sono dati inconfutabili. Sinora tutto è stato votato all’unanimità. Ho voluto ringraziare tutte le componenti della macchina della Lega Nazionale Dilettanti Sicilia, con riconoscenza per l’affetto e la passione che mettono sul lavoro. Li ho invitati a non mollare perché ci aspettano anni di sfide, di idee e di progetti da realizzare”. 

Nel suo intervento, Morgana ha citato anche lariforma dei campionati giovanili, che entrerà a regime nella stagione sportiva 2023/2024 e riorganizzerà l’impostazione provinciale e regionale dell’attività” e l’istituzione di un “tavolo permanente per lo sviluppo del calcio femminile che ha esitato un progetto per le scuole e le scuole calcio di tutta la regione. Un progetto, finanziato dalla Lnd., che coinvolgerà tecnici, laureati in Scienze Motorie, per le bambine e le ragazzine al gioco del calcio, facendo sì che, alla fine, si realizzi un aumento di praticanti nell’ambito regionale”.

Junior Sport Lab
Uno stage giovanile

Non mancano però le note dolenti. Su tutte “un’impiantistica sportiva fatiscente, con campi devastati, per i quali sono necessari interventi straordinari di manutenzione. Il calcio siciliano necessita di impianti adeguati, in grado di rilanciare, come merita, l’attività regionale, per la quale tanti appassionati dirigenti stanno profondendo grandi sacrifici. Alla politica e alle istituzioni chiediamo di non tralasciare tale aspetto fondamentale per lo sviluppo della pratica sportiva e restituire alla Regione un’impiantistica confacente alle necessità incombenti”.

Infine un riferimento alla questione arbitrale: “La ripresa post Covid ha determinato l’insorgere di una serie di problematicità legate, probabilmente, alla forzata assenza per due lunghi anni dai campi di giuoco, amplificando, una questione legata alla formazione e al rapporto interpersonale che bisogna assolutamente affrontare. Per tale ragione abbiamo deciso di promuovere l’istituzione di giornate formative dedicate agli arbitri e ai capitani delle varie categorie, allo scopo di migliorare alcuni aspetti legati al rapporto arbitro-calciatore e determinare, altresì, l’avvio di un percorso formativo virtuoso. È inutile sottolineare che, in questo difficile momento, è necessario abbassare i toni – ha concluso Morgana –, mantenere il rapporto nell’ambito di un reciproco doveroso rispetto dei ruoli e di una naturale educazione e che, in ogni caso, non saranno assolutamente tollerati gli atti di violenza”.

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