Un primo importante obiettivo è ormai vicino. È infatti ad un passo la consegna dei lavori di rifacimento del muro che sovrasta la Tribuna Nord dello Stadio San Filippo, ovvero quella che sorge di fronte alla Curva Sud, il settore storicamente destinato al tifo giallorosso.
Gli interventi sono stati appaltati ad una ditta di Pozzuoli, la Sacosem, chiamata a ricostruire la struttura franata nel maggio del 2011, poco prima dell’atteso concerto di Vasco Rossi, costretto ad annullare quella che sarebbe stata la sua terza esibizione in cinque anni in riva allo Stretto.
Gli organizzatori, tra i quali vi era Lello Manfredi, noto agli sportivi anche per il salvataggio e la presidenza a tempo dell’ACR Messina, furono obbligati a rimborsare circa 40.000 tagliandi già venduti e da allora la capienza del principale impianto cittadino fu limitata a quota 6.900 posti. Per la città di Messina vi fu anche un’inevitabile contraccolpo d’immagine.
Da tre anni è recintata ed ovviamente impercorribile anche l’arteria di collegamento che costeggia lo stadio, per anni percorsa da pullman ed auto. A pesare è stata soprattutto una paradossale svista che portò all’apertura di un’inchiesta da parte della Magistratura: alcune strutture in ferro risultarono infatti montate al contrario. Un errore di realizzazione circoscritto alla porzione di parete di sostegno, che non a caso cedette di schianto, dal momento che gli elementi non avrebbero esercitato la giusta trazione sul cemento, agevolando di fatto lo smottamento.
I lavori sono stati appaltati per una somma di poco inferiore ai 700.000 € e dovrebbero essere consegnati nel corso del mese di maggio. Il muro è stato infatti riedificato correttamente e rinforzato con una trave ai piedi dei conci. Si attende adesso la sistemazione delle griglie protettive e la collocazione dei guardrail. Poi verrà posato l’asfalto e saranno ricollocati i cancelli e due pali dell’impianto di illuminazione.
Per la piena funzionalità dell’area del polo sportivo di San Filippo si attenderanno a quel punto i lavori di ripristino della strada d’accesso al palazzetto dello sport, il PalaRescifina, chiusa ormai al transito da tempo immemorabile, e dell’arteria che conduce alla tangenziale: una bretella franata in più punti, con la circolazione limitata ormai da almeno tre anni ad un’unica corsia di marcia. Con le inevitabili conseguenze per la fluidità viaria e la piena funzionalità di uno svincolo sempre più frequentato da quando la zona sud ha visto aumentare la densità abitativa.