Il prossimo martedì 21 ottobre per il cartellone del Vittorio Emanuele, diretto da Ninni Bruschetta, andrà in scena “Giù” della compagnia Scimone-Sframeli. L’opera di Scimone per la prima volta calcherà un palco della città in riva allo stretto dopo aver girato dappertutto in Italia e soltanto a Taormina per quanto concerne la nostra isola. Al centro della scena di Giù c’è un gabinetto gigante da cui i personaggi escono fuori grazie all’aiuto di Gianluca Cesale (che interpreta il Padre) che, mentre si rade, dà una mano come può per tirarli su e farli respirare un pò. Da questo gabinetto, metafora e protagonista, spuntano a giro Spiro Scimone (il Figlio), Francesco Sframeli (Don Carlo) e Salvatore Arena (il Sagrestano). Però per i protagonisti non è possibile uscire da “Giù” e rimane a lungo in quando la fila è lunga e tutti devono avere lo spazio per un momento d’aria, per sbattere in faccia a tutti le colpe di tutti e rompere il silenzio doloroso. Dalle note della compagnia si legge: “Giù è un invito indignato a rompere il silenzio per dare voce agli altri. E’ un urlo contro il marciume della nostra società che umilia la dignità e la libertà dell’individuo. Giù ci sono tante persone che, per difendere i valori umani e lottare contro il male che avanza, aspettano il loro turno per tornare su… per tornare, di nuono, su”. Come detto la prima andrà di scena il 21 e sarà in replica fino a venerdì 24, mentre per i prossimi appuntamenti si segnala “Ritratti di signore” il 23 e 24 ottobre alla sala Laudamo per la rassegna “Laudamo aperta” e il 25 ottobre il concerto di Ramin Bahrami al Vittorio Emanuele.