Una squadra ben strutturata, con uomini capaci di giocare un ruolo importante nelle salite come i fratelli spagnoli Ion e Gorka Izagirre, quest’ultimo neo campione nazionale iberico. Lo scalatore Domenico Pozzovivo sarà l’ultimo uomo per le alte montagne. Ci saranno, inoltre, faticatori come Franco Pellizzotti e Kristian Koren. Per le tappe di pianura la Bahrain Merida potrà invece giocare le carte di Sonny Colbrelli e Heinrich Haussler.
La squadra per il Tour de France è fatta. Per la sua settima partecipazione alla corsa francese Vincenzo Nibali avrà a disposizione un gruppo compatto. Il via alla Grande Boucle il 7 luglio dalla regione della Vandea. Sarà, come sempre, una gara lunga, difficile ed estenuante sino al 29 luglio, giorno dell’arrivo sul tradizionale traguardo dei Campi Elisi, dopo 3351 km di corsa.
Gli avversari – Il grande favorito sarà ancora lui, Chris Froome. Il britannico è a caccia del quinto successo a Parigi, ma anche dell’accoppiata storica Giro-Tour, a 20 anni da Marco Pantani, ultimo ciclista a riuscire in tale impresa.
Poi il terzetto della Movistar, composto da Mikel Landa, Nairo Quintana e Alejandro Valverde. Ci saranno Tom Dumoulin, in cerca di riscatto dopo il secondo posto all’ultimo Giro d’Italia, e il francese Romain Bardet, che punta al successo dopo i due podi delle ultime due edizioni. Ci sarà Richie Porte. L’australiano lo scorso anno concluse il Tour de France col ritiro a causa di una caduta. Un altro il siciliano in gara, il ragusano Damiano Caruso. Sulla carta il 30enne parte come gregario di lusso di Porte, ma le ottime performances delle ultime apparizioni potrebbero convincere i tecnici della BMC ad osare qualcosina in più. Ci saranno, infine, tanti outsider, ciclisti capaci di poter far saltare il banco in qualsiasi momento ed in qualsiasi terreno. La concorrenza è agguerrita. L’obiettivo di Nibali è quello di salire sul podio, traguardo già raggiunto in due occasioni, col terzo posto del 2012 e il successo nel 2014.