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Messina

Turris e Marsala inarrestabili in Calabria, in fuga il Bari. Giù il Locri

Venti giorni appena per lasciarsi tutti alle spalle. E certo, non sembrano bastare vittorie in serie né quattro gol in trasferta per rendere contendibile il primato del Bari, avanti di almeno 6 lunghezze. Eppure avanzano, Turris e Marsala, abbattendosi come un tornado sulle avversarie calabresi, finite a terra nonostante il buon momento di forma.

Quattro i gol subiti dal Locri, passato da anti-Bari ad una tiepida metà classifica

Ma il sorpasso, stavolta, porta corallini ed azzurri dritti sul podio, rispettivamente a 6 ed 8 punti dalla capolista che collabora inchiodando il Gela al quinto posto. Di mezzo c’è la Nocerina, aggrappata al terzo posto con una striminzita vittoria. Che domenica sarà però di scena in Puglia, quando a casa propria Turris e Marsala proveranno a prendersi tutto quello che è possibile. Adesso che, con cinque e quattro vittorie consecutive nei turni più recenti, scrivono (quasi) da sole la classifica.

Il Locri si schianta dunque addosso ai campani. Non entrano mai in partita i granata, che cedono per 0-4 ed annaspano già a metà classifica. Due per tempo i gol dei corallini, che rompono gli indugi al 12′. Celiento, con un colpo da maestro, si accentra e giustizia senza appello Pellegrino, assicurando ai suoi il controllo del match. Non reagisce, l’outsider calabrese ed al 37′ ci pensa Vacca a finalizzare il forcing degli ospiti, col raddoppio su calcio d’angolo.

Sekkoum
Il Marsala ha perso solo contro l’ACR. Da lì, pur con qualche momento di basso, ha costruito un formidabile terzo posto  (foto Nino La Macchia)

Nella ripresa il Locri può rientrare in partita con un ribaltamento di fronte, ma una prodigiosa parata di D’Inverno basta a riporta la gara sulla rotta dei corallini. Fa tutto da solo Celiento, al 64′, strappando gli applausi del pubblico per lo slalom sulla trequarti ed il tocco sotto l’incrocio dei pali, per lo 0-3. Nel recupero Varchetta fissa invece il poker, che blocca a 17 punti la prima inseguitrice del Bari e consegna un secondo posto solitario agli uomini di Fabiano.

E comincia bene anche il Marsala, per piegare il Castrovillari ed affacciarsi per la prima volta tra le tre di testa, sull’onda di un debordante 4-1. Il centro beccato da Lo Nigro, dopo appena 10′, paralizza appunto i rossoneri, che ci mettono un tempo intero a prendere le misure ai siciliani. La lucidità di Prezzabile vale il raddoppio già al rientro in campo ed anche il 3-0, a mezz’ora dalla fine. Puntoriere rompe il ritmo degli azzurri, con l’unico gol dei calabresi, ma giusto un attimo prima che Manfrè segni il definitivo 1-4: un macigno sul morale di Gallon e soci più che sulla classifica.

Mistretta
Mistretta porta in vantaggio la Palmese (foto Nino La Macchia)

Pur con una gara in meno il Castrovillari non sprofonda in zona play-out, fermo a 14 punti in una metà classifica ingorgata dal calendario. Vince infatti, nei paraggi, soltanto la Palmese, che rifila tre schiaffi al Messina e rilancia a quota 19. A sbloccarla è Mistretta, al 13′ ma solo ai titoli di coda Ouattara e Calivà umiliano la biancoscudata col 3-0 finale (QUI la cronaca). Terzultimi, con 8 punti, i peloritani non hanno più a portata di sorpasso nessuna concorrente. Per i neroverdi è un altro bagno di gloria, che mette fra parentesi il match ceduto a Bari, dopo 11 turni di imbattibilità.

Sotto i piedi frana invece un altro pezzo di classifica per il Gela, che adesso ha una sola lunghezza di vantaggio sulla Palmese. I nisseni pagano ancora un perverso effetto casa, battuti dal Bari nel solito Presti a porte chiuse. Collezionando la nona testa di un avversario, l’undici di Cornacchini si scalda senza effetto per tutto il primo tempo. Neglia scheggia la traversa al 7′, Simeri sbaglia da pochi passi, ma la formazione di Zeman si mostra concentrata, tentando il colpo gobbo con Shisciano e soprattutto con Alma, sul gong.

Simone Simeri
Simone Simeri torna decisivo. Suo il gol che sblocca l’empasse di Gela

Il secondo tempo scopre così il valore dei biancorossi, che al 51′ passano in vantaggio con Simeri e si concedono anche il lusso di sprecare, sull’azione successiva. Dieci minuti, dal quale brivido, bastano però a Langella per pescare il jolly, con un gran destro dalla distanza. Castaldo può solo osservare scorrere sotto l’incrocio dei pali ed il 2-0 sposta la gara sulla tattica. Il Gela prova a riportarsi in partita, ma è fin troppo tardi per non perdere presa sui play-off.

Non a caso basta molto meno alla Nocerina per lasciarsi alle spalle in classifica la squadra di Zeman. Gli irpini, pur faticando, superano l’ultima della classe, il Rotonda. A metà secondo tempo ci pensa appunto Simonetti a rinviare ogni giudizio sulla flessione dei rossoneri, adesso di nuovo in corsa e di nuovo terzi.

Esordio con vittoria Pippetto Romano, subentrato in settimana sulla panchina dell’Acireale

E fanno il proprio dovere anche Acireale e Troina, che superano due concorrenti dirette per la salvezza e tornano momentaneamente fuori da ogni rischio. I granata, alla prima di Pippetto Romano in panchina, superano per 2-0 l’Igea Virtus.  Lontano da casa Manfrellotti al 22′ e Madonia nel finale rilanciano gli etnei a 13 punti, sulla soglia della metà classifica. I rossoblù tornano invece alla vittoria superando in classifica, col minimo sforzo, il Roccella. Il gol è di Bonfini, nel primo tempo e riporta i tre punti agli ennesi dopo ben sei turni senza successo.

Gli jonici sono comunque in linea di galleggiamento e ringraziano Cittanovese e Sancataldese per le forti frenate.  I calabresi incassano il quinto ko consecutivo dal Città di Messina, che prosegue le prove di resurrezione con l’1-0 firmato da Bonamonte (QUI la cronaca). E mentre i peloritani salgono a quota 12, in piena competizione per un posto utile alla salvezza, gli ospiti consumano tutto il vantaggio accumulato ad inizio stagione. Esattamente come la Sancataldese, condannata ad invertire la rotta a Portici. Termina 0-0 e gli uomini di Mascara boccheggiano a 15 punti, con una serie di 7 gare senza vittorie che fa sfumare anche il punto guadagnato dopo tre sconfitte di fila.


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