Dura missiva del Prefetto dopo la mancata predisposizione del servizio di bus navetta indicato come soluzione idonea all’accompagnamento dei tifosi catanzaresi dalla Rada San Francesco allo Stadio. Critiche che di riflesso vengono indirizzate anche all’Azienda Trasporti ed alla società sportiva, che non hanno trovato un accordo in merito.
Pubblichiamo integralmente la lunga missiva redatta dal Prefetto di Messina ed indirizzata al primo cittadino Renato Accorinti:
“Gentile Signor Sindaco,
mi vedo costretto a ritornare su un argomento che è stato già oggetto di analisi, approfondimento, valutazione e condivisione di intenti nel corso della riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica appositamente convocato lo scorso 27 novembre, che ha registrato anche la partecipazione della Signoria Vostra e del rappresentante della Società sportiva della squadra di calcio del Messina.
La questione, come ricorderà, riguarda la notizia acquisita dalla locale Questura, dell’arrivo in questo capoluogo, per assistere all’odierno incontro di calcio “Messina-Catanzaro” di un consistente numero di tifosi (150/200) della squadra ospite in relazione alla manifestata volontà dei predetti di raggiungere il porto di Messina (Rada San Francesco) senza mezzi di locomozione.
La problematica oggetto della ricordata riunione, naturalmente affrontata esclusivamente dal punto di vista dell’ordine pubblico, era finalizzata ad individuare le misure più adeguate per consentire ai tifosi ospiti di raggiungere lo stadio in assoluta sicurezza, e quindi garantire concretamente la possibilità alle Forze dell’ordine di effettuare un idoneo servizio di scorta e scongiurare ogni possibile occasione di contatto con la tifoseria locale nonché di evitare manifestazioni di intolleranza nelle strade cittadine, tutelando altresì l’incolumità pubblica e l’integrità dei beni pubblici e privati.
La soluzione che venne individuata, responsabilmente condivisa da tutti i presenti, fu quella di predisporre un dedicato servizio di “navetta” tra il porto e lo stadio (ricordo che i due siti, peraltro non collegati dal servizio di trasporto pubblico, distano tra loro circa 10 km) a mezzo di due autobus messi a disposizione dall’Azienda di trasporto comunale.
Nella circostanza venne anche ricordato dallo scrivente che analoga soluzione, richiesta con ferma convinzione dalla Società calcio del Messina, fu adottata di recente dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria consentendo ai tifosi del Messina di raggiungere da Villa San Giovanni lo Stadio calabrese per assistere all’incontro di calcio “Reggina-Messina“.
La suddetta modalità di “accompagnamento “delle tifoserie ospiti è peraltro prescritta, come Lei ben sa, in uno specifico protocollo siglato lo scorso mese di luglio dal Ministero dell’Interno con la Lega Pro e l’ANCI ancora non recepito in questo territorio, nonostante i ripetuti solleciti della Questura; ma non mi voglio soffermare in questa sede su tali aspetti.
La ricordata decisione, cui è seguita nelle ore successive una disarmante corrispondenza tra Comune, Azienda dei Trasporti e Società sportiva, non è stata poi concretamente adottata e ciò ha comportato notevoli difficoltà operative per garantire il trasferimento in sicurezza dei tifosi sino all’impianto sportivo. Soltanto attraverso la ricerca di un adeguato numero di taxi, ben diciotto, si è riusciti a far sì che gli stessi lasciassero la zona degli imbarcaderi ove nel frattempo erano sopraggiunti circa cinquanta tifosi locali. Questi ultimi, alla partenza della tifoseria catanzarese, hanno inveito contro gli ospiti, i quali sono scesi dai taxi con l’intento di avere un contatto fisico con gli antagonisti.
Solo il pronto intervento del personale di scorta garantiva il contenimento di tale azione assicurando la prosecuzione del trasferimento allo stadio. Nella circostanza veniva infranto il vetro di un taxi e solo fortuitamente non si sono registrati danni a persone. Tale situazione ha comportato altresì una accresciuta esposizione a rischio per le Forze di Polizia, impegnate non soltanto a garantire il regolare svolgimento dell’incontro calcistico all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo, ma anche a contenere episodi di intemperanza di entrambe le tifoserie nel lungo tragitto che separa il porto dallo stadio.
Naturalmente la messa a disposizione, a partita abbondantemente conclusa, di due autobus per consentire il rientro dei tifosi non attenua minimamente l’inadeguatezza mostrata dall’Amministrazione comunale nel predisporre le misure concordate in sede di Comitato. Non posso Signor Sindaco a tale riguardo non evidenziarLe che le questioni sottoposte all’esame del suddetto Consesso attengono sempre e comunque a peculiari aspetti di criticità rilevati nel territorio nei confronti dei quali vengono assunti mirati interventi che sovente richiedono il dispiegamento delle Forze di Polizia la cui operatività è sempre finalizzata alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Né posso evitare di farLe rilevare come la mancata, o anche solo ritardata, attuazione delle misure concordate finisca con l’aggravare i rischi per l’incolumità pubblica e appesantisca inutilmente l’attività delle Forze dell’ordine. Formulo l’auspicio che, per il futuro, la Signoria Vostra vorrà prestare la dovuta attenzione a problematiche che attengono ad aspetti connessi alla sicurezza.
Cordialità
Stefano Trotta