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Tosto, un calabrese adottato dalla Toscana. Villari: “Uomo giusto per valorizzare i giovani”

Il Messina si affida a un esordiente d’esperienza. È un ossimoro, ma rende bene l’idea. Il calabrese Vittorio Tosto ha infatti un curriculum di spessore nelle vesti di calciatore, con ben 538 presenze e 24 reti all’attivo tra i professionisti. Ma è alla prima vera avventura da direttore sportivo, dopo l’ultima parentesi di Lucca. Sul campo è stato un’autentica bandiera dell’Empoli, per cinque stagioni, tre in A e due in B, con 130 apparizioni complessive, tra il 2006 e il 2010. La Toscana lo ha letteralmente adottato e lui ha ricambiato con una scelta di vita.

Vittorio Tosto
Vittorio Tosto è stato una bandiera dell’Empoli

Conclusa l’esperienza in biancazzurro, ha scelto infatti di ripartire a sorpresa da Lucca, dove aveva già giocato nel 1994/95. Dopo due fallimenti i rossoneri ripartivano addirittura dall’Eccellenza e Tosto accettò la scommessa di scendere nel massimo torneo regionale dilettantistico. Ritrovando peraltro, nelle vesti di direttore sportivo, Bruno Russo, anche lui calabrese, di Crosia, con cui aveva già giocato nella Lucchese. Per Vittorio, sceso di colpo di quattro categorie, la fascia di capitano, 32 presenze, il premio di miglior giocatore assegnato dalla stampa e poi le scarpette appese al chiodo.

A Lucca ha trovato una seconda casa. Ha anche allestito un centro sportivo, che sorge a pochi metri dallo stadio, e gestisce alcuni campi da calcetto. Vicino più volte a ripartire nelle vesti di direttore sportivo, proprio nel centro toscano, alla fine scenderà in Sicilia per avviare la sua seconda carriera. Per lui sarà la prima esperienza nell’isola e la più meridionale di sempre, dagli inizi nella Cariatese, la formazione del centro della provincia di Cosenza che gli ha dato i natali.

Oliveri, Perriello e Villari
Il vice presidente Oliveri, il responsabile marketing Perriello e il dg Villari in sala stampa

Soddisfatto per la prima firma di spessore il direttore generale Giovanni Villari: “È un profilo che seguivo con attenzione da almeno una settimana, ma il suo nome era rimasto, fortunatamente, sotto traccia. Anche perché non volevamo correre il rischio di alimentare troppe voci, come è già accaduto con Cozzella e Bertotto”.

Il successore di Lello Manfredi stila un programma di massima degli obiettivi che si prefigge di centrare nelle prossime settimane: “Allestiremo un gruppo voglioso di sacrificarsi. Vittorio Tosto è un vincente, che ha imparato tanto nel corso della sua carriera. È un vero capitano, che ha sempre guidato la squadra in campo. Ha grande esperienza con i giovani, che è pronto a lanciare. Quindi è il profilo ideale per noi, che noi vogliamo valorizzarli”.

Da calciatore il neo ds ha avuto come procuratore Alessandro Moggi, figlio di quel Luciano che appena 48 ore fa è stato protagonista di un chiacchierato incontro con la proprietà del Messina. Il dg scaccia però seccamente ogni eventuale dietrologia: “Tosto era in città già da mercoledì sera. La dirigenza ha riflettuto a lungo e alla fine è arrivata la fumata bianca. Ma ci tengo a escludere qualsiasi legame con Moggi. In questa avventura si mette in gioco in prima persona, senza alcun procuratore alle spalle”.

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