12.4 C
Messina

Torrisi: “Trasmesse tutte le carte”. Ma Stracuzzi chiede un’altra integrazione

Ormai da settimane vi raccontiamo di scambi epistolari tra l’attuale proprietà dell’ACR Messina e la cordata subentrante. Ieri è stato lo stesso presidente Natale Stracuzzi a chiarire che le carte fin qui trasmesse al notaio non erano ancora sufficienti. Una versione che stride con quanto assicura invece il commercialista di Lo Monaco, Isidoro Torrisi: “Abbiamo consegnato ulteriori documenti contabili. Ma si tratta comunque di incartamenti che avevamo già anticipato nei precedenti incontri a Catania”.

Il presidente del Messina Isidoro Torrisi
Il commercialista di Lo Monaco, l’ex presidente Isidoro Torrisi, assicura: “Fornita tutta la documentazione contabile del club”

Soddisfatto, ma soltanto in parte, il legale Giovanni Giacoppo: “Ci hanno girato finalmente quello che chiedevamo da tempo. Stiamo facendo di tutto per raggiungere il risultato auspicato. Esaminando questi faldoni, riteniamo comunque necessaria un’ulteriore integrazione, che è stata richiesta questa mattina”. Meno male che in vendita c’è un club di terza serie, altrimenti saremmo andati avanti così fino ad ottobre…

La realtà è che ad oggi, dopo innumerevoli faccia e faccia, un bilancio certificato in mano gli acquirenti non lo hanno ancora. Un’ammissione che strappiamo allo stesso Giacoppo, che è convinto comunque di potere chiudere positivamente la trattativa, possibilmente già in giornata. D’altronde basta recarsi alla Camera di Commercio per appurare che l’ultimo bilancio depositato è sempre quello del 2013 e che la pratica dello scorso 8 luglio non è ancora arrivata a buon fine.

L'avvocato Giovanni Giacoppo
L’avvocato Giovanni Giacoppo, uno dei quattro professionisti che assiste la cordata Stracuzzi-Di Napoli

Torrisi ci ha assicurato che il sostituto della dimissionaria Isabella Gravina è stato nominato già lo scorso 11 giugno e che si tratterebbe del dottor Arena. Ma ad oggi non risulta ancora disponibile la relazione di questo nuovo revisore dei conti. Ecco quindi che gli acquirenti stanno cercando di quantificare in altro modo, una volta per tutte, la mole debitoria del club. Secondo quanto siamo stati in grado di ricostruire, i debiti che Lo Monaco certifica si attestano a quota 712.000 . Il passivo sarebbe comunque ben più gravoso e da qui la richiesta di una “manleva”. Eloquente sul punto anche l’avvocato al quale si è affidato Arturo Di Napoli, il calabrese Antonio Fazio: “Confidiamo di definire l’atto di cessione, sempre che sia dato seguito agli accordi presi”.

Adesso è una corsa contro il tempo, anche nell’ottica della riammissione in Lega Pro. Entro martedì ci si deve costituire in giudizio come “parte interessata” nel processo sul calcioscommesse. Stracuzzi spera di chiudere in giornata la pratica acquisizione e quindi ha spostato a lunedì prossimo a Bologna l’appuntamento con il legale Mattia Grassani, che ad inizio settimana incontrerà finalmente il nuovo massimo dirigente o almeno il suo commercialista, Leonardo Termini.

Fumata Bianca
A Messina, ormai da settimane, si attende soltanto la fatidica “fumata bianca”…

A Lo Monaco, oltre alla famosa “buonuscita” (un rimborso delle somme investite per l’iscrizione alla serie D e l’anticipazione del “premio di valorizzazione” ottenuto schierando tanti giovani nell’ultimo torneo di Lega Pro) dovrebbero essere riconosciuti anche i precedenti crediti. Quasi 200.000 , che comprenderebbero principalmente sponsorizzazioni non ancora saldate. Davvero singolare che ad una proprietà che lascia vengano riconosciute soltanto le voci attive mentre gran parte del passivo dovrebbe essere onorato da chi subentra, ma evidentemente questa è l’unica soluzione per ottenere la garanzia che quanto eventualmente iscritto fuori bilancio sarà davvero onorato da chi ha gestito il club negli ultimi tre anni. Si aspetta insomma la fatidica “fumata bianca“. Comunque vada, è stato un conclave interminabile, che verrà ricordato quasi come quelli, ben più seri, che si svolgono in Vaticano.

BREVI

Calcio - Lega Pro

POTRESTI ESSERTI PERSO