Una stagione avvincente arrivata al suo punto clou. Dopo la sosta pasquale si torna in campo: in Serie D prendono il via i playoff. Abbiamo fatto un bilancio della stagione con coach Domenico Bacilleri, ripercorrendo tutto il campionato della Confezioni Corpina Torrenova.
Coach, una stagione travagliata. Ci davano per favoriti alla vittoria finale, ma la classifica dice altro.
«Ai nastri di partenza eravamo dati per favoriti. La stagione ha dato però delle sentenze differenti e sono usciti fuori dei valori importanti da parte di squadre costruite con giocatori che giocano da tanto tempo assieme come Spadafora e Sant’Agata, che con Strati e Kostov ha acquisito qualità ma che con un colpo di coda siamo riusciti a superare all’ultima giornata».
Cosa è mancato secondo lei?
«L’amalgama. Abbiamo cambiato tantissimo, con pochi ragazzi confermati dalla stagione passata e 4/5 di starting five nuovo. C’è voluto molto tempo per far sì che i nuovi si ambientassero e capissero la nuova idea di gioco».
Tanti infortuni ci hanno privato, soprattutto a metà stagione, di un roster competitivo al massimo. Ritiene sia questo uno dei motivi principali?
«I tanti infortuni dei vari Stuppia, Serafino, Lardomita, Stiklakis ci hanno danneggiato ed i cambi a stagione in corso ci hanno rallentato anche solo nell’idea di costruzione di ungruppo. Il rendimento di una squadra come la nostra è legata alle tante rotazioni. L’arrivo di Dragunas, Pizzuto e Pellot ha secondo me riportato tutto alla normalità».
È mancata qualcosa a livello di gruppo?
«Assolutamente no, ma il fatto che ci siano stati tanti giocatori nuovi ha fatto sì che l’ambientamento sia stato complicato. Ognuno di loro ha dovuto prendere consapevolezza del suo ruolo a Torrenova per vincere. Adesso siamo sulla stessa lunghezza d’onda, saranno tutti fondamentali durante la post season».
È soddisfatto ad oggi di come è andata la stagione?
«Il campionato ha detto che non siamo i più forti e che davanti a noi c’è Spadafora, nonostante ad inizio stagione ci davano tutti per favoriti. La classifica ha detto anche che c’è una grande squadra con un grande gruppo quale Sant’Agata. Sono soddisfatto personalmente di un secondo posto che all’ultima giornata non davo per scontato».
I tifosi sono stati sempre presenti, ma forse ci si aspettava più presenza nelle gare non di cartello. Quanto crede che la loro presenza sarà decisiva nei playoff?
«Diciamo che si sono presi delle pause (ride, ndr). Nelle partite con meno appeal mi aspettavo più presenza al PalaTorre, ma non solo dai ragazzi che ci hanno sempre sostenuto. Dopo la stagione scorsa speravo in un po’ più di attenzione, ma non è semplice avere a che fare con realtà molto più affermate della nostra. Non ho dubbi che durante i playoff saranno presenti e numerosissimi».
Al termine della regular season siamo secondi. Che tipo di playoff vede?
«Saranno dei playoff emozionanti con due semifinali che sanno poco di questo data la vicinanza tra le squadre che si affrontano. Esclusa Spadafora, scappata e mai più ripresa, è stato un campionato emozionante con tutte le squadre che hanno dato battaglia in tutte le partite. Tant’è che all’ultima giornata CUS Palermo e Virtus Trapani hanno giocato per vincere, rendendoci difficile la vita, e da salve hanno cambiato la griglia playoff».
Spadafora-Milazzo e Torrenova-S.Agata. Playoff in chiave “derby”.
«Saranno due bellissimi derby. Sono quattro squadre completamente diverse, che daranno tutto per vincere. Uno spot assoluto per la provincia di Messina. Nei playoff non c’è nulla di scontato nonostante la classifica dia un’idea sulle forze in campo».
In settimana è stato lanciato “Togheter”. È ancora vivo in lei il grande sogno di inizio campionato?
«Ho ancora dentro il finale dello scorso anno, amaro ed emozionante. Questa stagione è stata travagliata per tutti: giocatori, staff e società. #BelieveInDreams è ancora vivo dentro di noi, ma #Together è la conseguenza naturale del “credere nei sogni”. Ci crediamo tutti fortemente, siamo convinti che il messaggio di unione possa arrivare ancora di più a tutti i nostri sostenitori».
Prometta qualcosa: se dovesse vincere il campionato… cosa farebbe?
«Posso spogliarmi davanti al PalaTorre, ma non sono così bello da poterlo fare! Prometto solo che darò tutto quello che ho. Vogliamo vincere insieme, con tutte le armi a disposizione. Cinque anni fa siamo partiti con l’obiettivo di vincere due campionati in un lustro portando una squadra nuova dal nulla ad essere conosciuta e rispettata in tutti i campi. Mi auguro che, col sostegno di tutti, si possa realizzare questo nostro sogno».