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Torrenova, Serafino: “La serie B è un traguardo incredibile”

Anche quando zoppicava, anche quando non avrebbe potuto neanche poggiare il piede, ha sempre cercato di dare una mano ai suoi compagni di squadra raggiungendo un’incredibile obiettivo insieme ad un gruppo fantastico. Biagio Serafino, ragazzo silenzioso ma con un cuore enorme, ci racconta le sue emozioni.

Biagio, una stagione sfortunata in cui sei maturato molto. Cosa hai imparato dai tuoi compagni e da coach Silva?
«Ho avuto l’opportunità di stare in un bel gruppo con giocatori di altissimo livello. Nonostante la mia giovane età mi hanno aiutato in un processo di crescita personale e “professionale” per me molto importante. Ringrazio anche coach Silva, mi ha sempre spronato per migliorare sotto tanti aspetti tecnici e mentali del gioco».

Biagio Serafino (Torrenova)

Sei sempre stato presente agli allenamenti, realizzando qualche canestro quando sei stato chiamato in causa. Che emozioni hai provato a Ferentino alla sirena finale?
«Nonostante, per via del mio infortunio, non abbia mai potuto dare il 100% ai miei compagni di squadra, è stata un’emozione indescrivibile. Ho vissuto una stagione complicata, ma ho provato ad aiutare tutti anche con un semplice sorriso o una pacca sulle spalle. La vittoria a Ferentino è stata il coronamento di una stagione fantastica, sicuramente una delle più grandi emozioni della mia vita».

Quanto è stata dura rimanere a guardare i tuoi compagni dopo aver subito l’operazione al ginocchio?
«Complicatissimo. Vivere una stagione così dalla panchina non potendo aiutare i miei compagni di squadra è stato molto difficile, ma sto dando tutto per essere di nuovo pronto prima possibile».

Credi che Torrenova sia pronta per la Serie B?
«Assolutamente si. Credo che la società sia molto organizzata e ben supportata dal paese. Con la collaborazione di entrambi credo che si possa disputare una buona prima stagione di Serie B».

Che significato ha per te il fatto di essere all’interno di una società in cui è coinvolto anche tuo padre?
«Torrenova per me è una seconda famiglia ed il fatto di aver all’interno anche mio padre è una bella emozione. Sono felice che si sia appassionato molto al basket, lo vedo entusiasta giornalmente ed il fatto che sia stato inserito nella società in cui sono cresciuto mi rende davvero orgoglioso».

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