Tornerà in campo mercoledì alle 20.30 (diretta su AM a partire dalle 20.20) la Fidelia Torrenova, che dopo il rinvio del match contro Piadena al 2 aprile, ospiterà al PalaTorre la Coelsanus Varese. La squadra di coach Condello aprirà così la sua seconda fase in un match importante in chiave salvezza. La Robur, infatti, è stata sconfitta da Bologna nella prima giornata ed è ancora a quota 10 punti in classifica: una vittoria della Cestistica, dunque, equivarrebbe all’aggancio con relativo sorpasso in caso di arrivo a pari punti.
A presentare la delicata partita contro la squadra di coach Saibene, uno degli allenatori con più esperienza all’interno dell’itero panorama cestistico italiano, è il giovanissimo Alessio Ferrarotto: «Giocheremo subito contro una squadra tosta, che ha una mentalità ben definita ed è dura a mollare. Noi stiamo lavorando tanto sia fisicamente che mentalmente: sappiamo che nelle ultime uscite abbiamo approcciato male oppure siamo usciti dalla partita alle prime difficoltà, ma non vogliamo ripetere le prestazioni delle ultime gare. Abbiamo sfruttato al meglio la sosta e siamo carichi per ripartire col piede giusto. Varese è una squadra tosta, si è visto anche contro Bologna: non mollano mai. Siamo in girone molto complicato ed incontreremo squadre mai affrontate prima in partite secche, squadre che hanno una mentalità forte e sono sempre difficili da battere. L’esordio con Varese sarà complicato, ma saranno dure anche tutte le partite».
Nonostante un finale sottotono, Ferrarotto ha disputato fin qui una buona stagione. Le sue statistiche rappresentano in maniera emblematica la stagione della Fidelia e parlano di una parte centrale in crescendo. In più, nel finale di campionato, alcuni acciacchi fisici hanno compromesso allenamenti ed approcci alle partite: «Personalmente mi trovo bene, mi sento a casa e sono in un ambiente fantastico. Un posto dove tutti, dal presidente all’allenatore, passando per dirigenti e compagni di squadra, mi stimolano a migliorarmi ogni giorno. Non sono pienamente soddisfatto di come mi sono espresso sinora, sono consapevole di poter dare di più e voglio farlo fin da subito. Inoltre nelle ultime gare ci è sicuramente mancata la figura del capitano, anche se non rappresenta un alibi per le brutte prestazioni. “Vince” Di Viccaro è un giocatore importante per noi, dentro e fuori dal campo. Ha esperienza e punti in mano, ma non solo: ha carisma, maturità da veterano e capisce i vari momenti della partita. Ci manca poi l’apporto del nostro pubblico. Soprattutto in queste gare, dove ci giochiamo la salvezza, avere il palazzetto pieno sarebbe stato un’arma in più. Sono sicuro però che i nostri tifosi ci faranno sentire il loro apporto in tutti i modi possibili».