Pallacanestro

Torrenova, Frenis: “Situazione in evoluzione. La B è un patrimonio da salvaguardare”

Alla luce della scadenza del termine delle iscrizioni fissato per fine luglio le società studiano le mosse per fronteggiare la grave crisi economica. Diverse piazze chiedono garanzie alle istituzioni in merito alla ripresa dell’attività agonistica. Abbiamo sentito il team manager della Cestistica: “La nostra idea è quella di salvaguardare il patrimonio rappresentato dalla partecipazione alla terza serie nazionale ma non compiremo salti nel buio nè passi avventati”. In Sicilia da decifrare il futuro anche di Costa d’Orlando e Green Palermo. 

Il team manager Antonio Frenis con Santiago Boffelli (Torrenova)

La newsletter Spicchi d’Arancia traccia una panoramica sulla situazione nazionale della geografia del nostro basket in vista delle iscrizioni nel terzo campionato italiano fissate per fine luglio, elencando le piazze dove il futuro societario appare ancora incerto. Si parte da Lecco, club che ha deciso di rinunciare, dopo otto partecipazioni consecutive, al campionato di serie B e di continuare l’attività esclusivamente a livello giovanile. Nel dettaglio il titolo sportivo del club lombardo sarà messo in vendita facendo seguito alle intenzioni già manifestate dalla proprietà nel 2019 salvo un ripensamento dell’ultima ora da parte del presidente Antonio Tallarita che appare al momento alquanto improbabile. In prima fila a raccoglierne il testimone c’è il gruppo friulano legato a Davide Micalich, che giocherebbe a Udine o Cividale del Friuli. Sul mercato dei diritti (in vendita quelli di Porto Sant’Elpidio mentre da verificare è la situazione  di Cecina) sono attive Pescara e Roseto, che ha rinunciato alla serie A2 e concluso l’accordo con la Stella Azzurra. Per un eventuale ripescaggio in prima fila ci sono invece Fiorenzuola, Padova, Chiusi e Molfetta, che erano in testa ai rispettivi gironi di C Gold in Emilia Romagna, Triveneto, Toscana e Puglia.

Tessitore e Duranti (Costa-Green)

In questi giorni che appaiono decisivi per giungere ad un’auspicabile fumata bianca, nel folto gruppo delle squadre siciliane da casa Cestistica Torrenova ci aiuta a fare chiarezza il team manager Antonio Frenis che, come tutti gli appassionati peloritani, si augura che la situazione si concluda con un’auspicabile fumata bianca: “Al momento dal nostro quartier generale non arrivano novità sostanziali, tutta la dirigenza giallo blu è in attesa di conoscere le nuove regole che la Federazione imporrà ai club per ripartire in vista del prossimo anno. E’ chiaro che se lo Stato non verrà incontro alle squadre e non si registrerà un abbattimento sensibile dei costi di gestione non sarà solo Torrenova a interrogarsi sul proprio futuro ma con lei anche la maggioranza dei club nazionali. La volontà comunque da parte della nostra compagine dirigenziale è quella di dare seguito e concretezza a questo sogno perchè, come è facilmente intuibile, per la nostra comunità di appena 4mila abitanti la serie B rappresenta un un patrimonio da non disperdere ed anzi da tramandare.

Abbiamo sondato il terreno anche con i nostri sponsor, alcuni partner interpellati sul punto sembrano intenzionati a confermare il loro prezioso aiuto. Navighiamo comunque a vista, dobbiamo prima capire le condizioni complessive del sistema basket ma certamente vogliamo allestire la squadra. La società è nuova e la sua storia recente dimostra la volontà di portare avanti il progetto ma solo avendo la certezza di poter onorare tutti gli impegni assunti, segno questo di massima serietà da parte nostra evitando scelte avventate. Sicuramente chiederemo alla Federazione di ritornare alla vecchia divisione geografica dei gironi perchè non potremmo sostenere le lunghissime trasferte in Toscana e Piemonte come avvenuto lo scorso anno. Infatti in tal senso abbiamo dovuto stanziare un’extra budget di 40000 euro, soldi che invece vorremmo dirottare sulla costruzione del roster”. 

La Green Palermo celebra un successo

In Sicilia inoltre anche il futuro di Costa d’Orlando e Green Palermo appare nebuloso: il team paladino del presidente Giuffrè sta sondando diverse strade e giungere alla classica quadratura del cerchio non sembra impresa facile. Alla luce dei problemi legati all’impiantistica potrebbe inoltre prendersi seriamente in considerazione anche un trasferimento dell’attività in un comune contiguo a Capo d’Orlando. Nel capoluogo il presidente Mantia ha lanciato recentemente l’allarme sui costi di gestione e interrotto anticipatamente gli accordi con l’ormai ex allenatore Bassi e con Duranti, uno dei giocatori più rappresentativi del roster. Si attendono di conoscere le decisioni future della dirigenza biancoverde ma sicuramente il quadro complessivo della nostra pallacanestro non induce all’ottimismo.

Daniele Straface

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