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Torrenova, Condello: “Giocheremo nelle zone rosse, attraversando l’Italia”

A Radio Doc il tecnico della Fidelia Torrenova Giuseppe Condello parla dell’ennesimo rinvio comunicato dalla Lega e relativo all’inizio della stagione che, alla luce delle ultime determinazioni assunte, partirà una settimana più tardi: “Non ho mai vissuto un avvicinamento alla stagione così lungo. Tutte le nostre componenti sono già pronte ormai da due settimane e stavamo preparando la trasferta di Vigevano, in programma il prossimo 21 novembre come da calendario originario, ma adesso col cambio del format non dovremo più partire e attendiamo di conoscere il nuovo avversario per giorno 29. Una decisione per me assurda nelle tempistiche, con danni per le società che pochi giorni prima si vedono cancellare i voli”. 

Fidelia Torrenova
L’ingresso in campo della Fidelia Torrenova

Lo spacchettamento in otto gironi delle 64 formazioni al via non elimina la discussa e costosa divisione territoriale: “C’è la cronica paura di andare in una zona rossa come la Lombardia e l’Emilia Romagna. È una situazione onestamente difficile per gli addetti ai lavori e le società, che vengono sempre meno ascoltate. Mi aspettavo che facessero un girone sud con Calabria e Campania e invece siamo stati rispediti al Nord, non capendo il reale motivo. Il nuovo format prevede gironi da otto squadre e nuovamente pensavamo col team che ci destinassero in un gruppo meridionale che avremmo affrontato certamente in pullman in relazione alla relativa vicinanza delle trasferte. Invece ci attende un girone con tre lombarde e un’emiliana, per cui mi chiedo: che cosa cambia? Con questa versione 2.0 ci saranno meno partite, ma bisognerà ugualmente andare al Nord e prendere aerei e hotel. Non è una scelta di buon senso e non me ne capacito”.

Fidelia Torrenova
Il raduno della Fidelia Torrenova

L’ex coach della Costa d’Orlando resta preoccupato per la tenuta del sistema: “Le società vorrebbero partire a gennaio con una situazione più chiara, vedere l’evoluzione dei contagi e capire l’impatto del lockdown. La Federazione e la Lega invece vogliono partire a tutti i costi subito. Non so come finirà. È giusto irrigidire i protocolli, ma sono nuovi costi per le società che non ricevono alcun aiuto concreto. È difficile onestamente tenere anche alta la concentrazione dei ragazzi e dello staff con tutte queste voci che si sentono intorno. Sono contento, finalmente in palestra ci alleniamo tutti producendo sedute intense. Cominciavamo ad avvertire il clima prepartita ma è arrivato l’ennesimo rinvio per altri dieci giorni. Spero che tutto migliori, sembra un incubo ma ci sono interessi più grandi da salvaguardare” .

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