Preview del big match del campionato di Promozione tratto da www.asdtorregrotta.it, a firma di Antonello Sittineri. Messina Sportiva sarà presente all’incontro grazie alla cronaca di Enzo Cartaregia.
Si va verso il “sold out”. Caccia al biglietto sin dai primi giorni della settimana, con la scorta di tagliandi residui ormai vicina anch’essa all’esaurimento e ancora a disposizione di chi non vuol perdersi quella che ormai è divenuta per definizione “la partita dell’anno”. E, aggiungiamo, visto il gran fermento sia nella cittadina che nei comuni dell’hinterland, c’è da scommettere che nelle prime ore del mattino di domani (sabato) anche l’ultimo stock di biglietti andrà polverizzato.
Mancano ormai meno di 48 ore alla ribattezzata “super-sfida” alla capolista e la “febbre” negli ambienti sportivi e non solo, sale a dismisura per un appuntamento che, galeotto fu il calendario, pone l’una di fronte all’altra e proprio nell’ultimo turno della stagione regolare, le due assolute protagoniste del campionato, che giungono a questo appuntamento con un distacco di 3 lunghezze a favore degli ospiti, complice il mezzo passo falso dei rossoblù di domenica scorsa a Sinagra, una situazione questa che concede al Città di Sant’Agata la “doppia chance” vale a dire il doppio risultato che garantirebbe al team di Salvatore Cambria l’approdo in Eccellenza, costringendo il Torregrotta a disputare la finalissima play-off contro la vincente degli spareggi proveniente dal girone A.
Una vittoria rossoblù invece, riporterebbe le due squadre a pari punti a quota 67, richiedendo una gara di spareggio in campo neutro, che riporterebbe alla memoria la stagione 2003/04, quando sia pure con dinamiche diverse da quelle attuali, il Torregrotta vittorioso in casa per 4-0 sul Gioiosa, approfittando del pari della Pro Mende a Mazzarrà S.Andrea (0-0), riuscì nei 90’ finali a recuperare le due lunghezze di svantaggio, costringendo i rivali allo spareggio-promozione di Patti.
Si tratta senza ombra di dubbio di un match che mette di fronte le due compagini pilotate da due timonieri abili e capaci, che hanno fatto dell’organizzazione di gioco e soprattutto, risultati alla mano, della continuità, la propria forza su cui hanno basato un cammino a ritmi vertiginosi e che ha consentito loro di infliggere al resto della compagnia, distacchi abissali, facendo poi corsa a sé.
Le due squadre, giungono all’appuntamento che può valere la stagione, sulla scorta di percorsi differenti, con il Città di S.Agata, abile nel prodursi in uno scatto iniziale di 9 vittorie consecutive, eccezion fatta per la giornata d’esordio sul campo del Barcellona, che ha di fatto scavato quel solco in classifica che la crisi di risultati del manipolo nebroideo, iniziata proprio il 19 dicembre con la sconfitta del “Micale” ad opera del Torregrotta dopo una serie di gare vinte sul filo di lana (Città di San Filippo del Mela e Città di Messina) o incredibilmente pareggiata (Acquedolcese), ha soltanto in parte ridotto.
Per il Torregrotta invece, dopo l’avvio stentato con i pareggi in rimonta ottenuti con Pistunina e L’Iniziativa, cui hanno fatto seguito le frenate casalinghe con Acquedolcese e Città di Mistretta e soprattutto la battuta d’arresto giunta al 90’ sul campo del Barcellona, dalla Jonica in avanti è stato un susseguirsi di affermazioni, interrotto solo dall’1-1 con Camaro e ancora una volta Acquedolcese, fino al pari a reti bianche di domenica scorsa.
I numeri, più di ogni commento, servono comunque a dare l’esatta percezione del valore delle compagini che si affronteranno sul sintetico di Viale Europa, con il Torregrotta, unica formazione imbattuta in casa e con la difesa interna meno perforata del girone con 9 reti al passivo, che mantiene la sua inviolabilità casalinga dal 7 febbraio 2015, giorno in cui fu un’altra capolista, lo Sporting Taormina, a passare di strettissima misura (1-0) avviando lo sprint per l’Eccellenza.
Dall’altro lato, il Città di Sant’Agata, a sua volta unica formazione ancora senza sconfitte fuori casa, che con le appena 7 reti subite in trasferta, vanta la retroguardia meno battuta lontano dai campi di Capo d‘Orlando e Brolo, quest’anno eletti a domicilio della squadra di Ciccio Maiorana.
Tanti e tanti altri sarebbero gli aspetti da andare ad analizzare, alla vigilia di un evento che nessuno vorrebbe perdersi, nella convinzione che quella di domenica, sarà, anzi deve essere solo una giornata nella quale a trionfare, al di là del risultato sul campo, dovrà essere lo sport inteso come un momento di aggregazione sociale e non un pretesto per dare sfogo alle proprie frustrazioni in nome di un becero campanilisimo che non ha ragione di esistere.
Eppure, nell’impianto di Contrada Maddalena, a vedere i protagonisti in rossoblù lavorare, non dà l’impressione di quanto sia importante la sfida di domenica. Visi sereni nella settimana più importante, con i sorrisi e le goliardate che si sprecano nonostante ci si alleni con il primo vero caldo della stagione e all’orizzonte si stagli ormai in maniera nitidissima una partita attesa da poco meno di 4 mesi e più precisamente dall’indomani del blitz firmato Rasà, che costò alla truppa di Salvatore Cambria, il primo scivolone, l’interruzione di una serie vincente che durava da 9 turni, evitando che si potesse chiudere il girone di andata con 12 punti di margine sul secondo posto. Un gol contestatissimo per la dubbia posizione di fuorigioco dello stesso attaccante torrese sull’assist di Sittineri, ma che come le immagini riprese dalla tribuna del “Micale” possono testimoniare fu in realtà reso regolarissimo dalla posizione del terzino destro Cracò che in prossimità della bandierina del calcio d’angolo, teneva in gioco il n.9 rossoblù.
Clima insomma da partita “quasi” normale perché per loro, per chi scenderà in campo tra poche ore, deve essere così. Scacciare la tensione è l’assoluta priorità, evitando di farsi condizionare dall’evento, avvicinandosi alla gara come se non valesse ciò che in realtà mette in palio e senza dimenticare mai, che comunque, nella peggiore delle ipotesi c’è sempre una finalissima play-off che li attende.
La settimana di preparazione al match, è filata via senza sussulti e decisamente in maniera diametralmente opposta alla vigilia di Sinagra, nella quale il virus influenzale aveva minato le forze dell’organico, con il malanno alla schiena di Rasà a complicare ulteriormente i programmi di Giunta.
Ranghi completi pertanto sin dalla ripresa degli allenamenti conclusi con la rifinitura di questa sera, svolta alla presenza di un folto numero di sportivi a bordo campo e del gruppo di ultras posizionato sotto la gradinata.
Ci si appresta quindi a trascorrere un pomeriggio di emozioni intense, per 90´ da vivere col fiato sospeso, nel massimo rispetto per un Città di Sant’Agata “grandi firme”, meritatamente leader del girone per buona parte della stagione e, al di là delle prudenti dichiarazioni di parte, costruito senza mezzi termini appositamente per primeggiare.
Il calcio però è bello perché ricco di imprevisti e va dato atto a questo Torregrotta, cui ad inizio stagione si chiedeva semplicemente di divertire e divertirsi sull’onda lunga dello splendido girone di ritorno della scorsa stagione, di aver rinviato a suon di vittorie e con un’imbattibilità che dura da 17 turni (14 vittorie e 3 pareggi) un verdetto troppo affrettato, riscrivendo una storia troppo precocemente già scritta sin dal mese di novembre e che adesso, tenta con l’umiltà di sempre, con l’attaccamento ai colori sociali dei “Giunta-boys” e spinta dal proprio pubblico, di costringere il blasonato avversario a “gara-3” per scrivere un nuovo capitolo di una storia già adesso da tramandare ai posteri e che, come andiamo ricordando sempre, comunque vada, è già stata fantastica.
I convocati
Portieri
Giunta – Vinci (96)
Difensori
Bonaffini – Cuce’ – Impala´ – Leo – Mondo (98) – Nastasi – Sgro´ – Squadrito
Centrocampisti
Battaglia – Bertino – Falcone (98) – Gringeri – Maisano (97) – Sciliberto
Attaccanti
Campanella (96) – Isgro’ (96) – Rasa’ – Sittineri (98) – Trovato (98)