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Torna il derby dello Stretto, il Messina cerca il primo acuto. Orlando in rampa di lancio

Reggina e Messina tornano ad affrontarsi ad oltre sette anni di distanza dall’ultima volta. Dalla Serie A alla Lega Pro, la categoria è cambiata, ma il “derby dello Stretto” conserva immutato il proprio fascino. Al “Granillo” si gioca in notturna (calcio d’inizio alle 20.30), come avvenne nel 2001, nonostante l’Osservatorio avesse inserito la sfida tra quelle ad alto rischio. Con il recupero di acciaccati ed infortunati aumentano le opzioni in casa giallorossa.

Uno striscione dei tifosi del Messina, che invocano maggiore
Uno striscione dei tifosi del Messina, che invocano maggiore “rispetto” dopo alcune decisioni discusse (foto Paolo Furrer)

Grassadonia getterà nella mischia fin dal 1’ Luca Orlando, ingaggiato dal mercato degli svincolati e pronto a debuttare dopo aver scontato con la Lupa Roma un turno di squalifica legato al passato torneo, quando vestiva la maglia dell’Aversa Normanna, con la quale è andato in doppia cifra, mostrando peraltro grandi numeri balistici. L’ex bandiera del Cagliari ne ha già lodato pubblicamente il perfetto inserimento negli schemi, che ha invece condizionato tanti altri nuovi acquisti che non conoscevano i metodi di lavoro dello staff campano.

Pupillo del tecnico, che lo ha avuto alle sue dipendenze già a Pagani ed a Salerno, l’attaccante affiancherà dunque uno tra Bjelanovic e Corona. Il croato, che necessitava di mettere minuti nelle gambe dopo l’infortunio accusato nel ritiro pre-campionato, non ha brillato nelle prime due sfide, ma è destinato a crescere ed a tornare ad incidere in modo decisivo. “Re Giorgio”, in gol contro la squadra dell’ex Cucciari per il definitivo 2-2, scalpita e sogna una rete decisiva nel derby.

Corona in azione contro la Lupa Roma (foto Gabriele Maricchiolo)
Corona in azione contro la Lupa Roma (foto Gabriele Maricchiolo)

Per il bomber palermitano, che potrebbe, però, risultare ancora una volta l’arma in più a gara in corso, si sono ormai esauriti gli aggettivi. Il record di Carrera, il giocatore più “anziano” d’Italia a segnare in un campionato professionistico, a 41 anni e 10 mesi con la Pro Vercelli, è distante ancora un po’ ma rappresenta un nuovo stimolo per uno straordinario campione che vuole ancora trascinare i compagni a suon di reti. Corona ha compiuto 40 anni a maggio ed adesso ha nel mirino Silvio Piola, che andò in rete a 40 anni, 4 mesi e 9 giorni. Nella speciale graduatoria lo precedono anche  il milanista Costacurta ed Oscar Brevi.

Davanti a Lagomarsini, sulla base del collaudato 3-5-2, si profila il rientro di Altobello nel terzetto arretrato. L’ex barese, che aveva saltato la gara di domenica scorsa per un problema fisico, ha recuperato e dovrebbe far parte del pacchetto difensivo insieme ad Enrico Pepe e Stefani.

Lagomarsini blocca a terra un pallone (foto Gabriele Maricchiolo)
Lagomarsini blocca a terra un pallone (foto Gabriele Maricchiolo)

Una nuova defezione del giocatore arrivato in prestito dal Parma comporterebbe la conferma del terzetto visto contro la Lupa Roma. Il Messina vuole mantenere la porta inviolata dopo le tre reti incassate nelle prime due uscite. Un risultato positivo d’altronde potrebbe rappresentare la prima svolta della stagione.

Sulla corsia destra spazio a Benvenga (Cane l’alternativa), che però potrebbe essere dirottato nuovamente a sinistra se Grassadonia dovesse preferirlo a Silvestri e Donnarumma. Bucolo e Nigro comporranno la cerniera di centrocampo, anche se Damonte scalpita dopo due partenze dalla panchina. Vincenzo Pepe sarà chiamato anche a suggerire per le punte.

Sull’altro fronte Ciccio Cozza deve sciogliere il ballottaggio in attacco tra Masini e Viola, con il primo favorito. L’ex del Catanzaro completerà il tridente con Roberto Insigne, grande protagonista con tre centri nei primi 180’, e l’uomo simbolo Di Michele. Poi Kovacsik tra i pali, Aquino, Camilleri, Crescenzi e Di Lorenzo per il quartetto difensivo, Armellino ed i messinesi Rizzo e Dall’Oglio (il terzo, Maita, partirà dalla panchina) a centrocampo, per il solito 4-3-3.

Un primo piano di Sasa Bjelanovic, che dovrebbe comporre con Orlando la coppia d'attacco titolare (foto Gabriele Maricchiolo)
Un primo piano di Sasa Bjelanovic, che dovrebbe comporre con Orlando la coppia d’attacco titolare (foto Gabriele Maricchiolo)

Attesa una grande partecipazione di pubblico, con il settore ospiti che potrebbe accogliere quasi un migliaio di sostenitori provenienti dalla sponda opposta dello Stretto. L’auspicio è che l’afflusso della tifoseria ospite non crei disagi nei pressi dello stadio “Granillo”, tradizionalmente circondato dalle bancarelle della festa patronale in onore della Madonna della Consolazione, che ha originato d’altronde lo spostamento del match. Sul successivo deflusso e la mancata previsione di mezzi pubblici (sempre garantiti in passato), condivisibile la reazione stizzita del club, che evidentemente con Prefetture e Questure non ha un grande feeling in questo avvio di stagione.

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