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Torma: “Il Messina ora alzi l’asticella. E si può ancora pescare bene in D”

Il Messina lavora alla definizione di una lunga trattativa, condotta fin qui sotto traccia dalla sua proprietà. Un passaggio consistente di quote, che porterebbe la maggioranza in altre mani dopo ben sette stagioni con Pietro Sciotto al timone, richiede però tempo e secondo quanto filtra il famigerato “closing” sarà completato soltanto nei primi giorni di luglio. Nonostante la consueta ridda di voci alimentata dai social, dalla società continua a trapelare ottimismo ma permane la totale indisponibilità a fornire dettagli sui promotori della cordata estera interessata al club.

Gianluca Torma
Gianluca Torma con il direttore sportivo del Watford Cristiano Giarett

Segno che il rigido patto di riservatezza siglato tra le parti continua ad essere rispettato: sembra un buon segno. Proprio in virtù dell’interesse di un gruppo attivo all’estero, radio-mercato nelle ultime ore ha affiancato al Messina il nome di un altro ex direttore sportivo giallorosso, Gianluca Torma, che manifesta la sua disponibilità, smentendo però ogni contatto: “Da tre anni lavoro con il Watford, per cui curo lo scouting. Il mio contratto scade il 30 giugno ma dovrei rinnovarlo, non ho sentito Sciotto. A Messina ho già lavorato e sarei onorato di tornarci, anche se valuterei soltanto un’intesa di natura biennale, per programmare al meglio il futuro”. 

Il club di proprietà dei Pozzo, la famiglia che gestisce l’Udinese da quasi quarant’anni, dal lontano 1986, milita in Championship, la seconda divisione inglese. Il dirigente campano ha seguito tantissime partite: “Da cinque anni mi occupo di scouting internazionale e ho allacciato tanti rapporti. Una bellissima esperienza, che mi ha formato ancora di più. Ho seguito i campionati serbo, romeno, greco, svedese e norvegese. L’inglese? Chiaramente è fondamentale”. 

Gianluca Torma
Torma applaude il suo Messina da bordo campo nel 2019

Torma, che lavorò con Biagioni in panchina durante la gestione Sciotto, ha riservato un occhio di riguardo anche al Messina: “Ho visto una decina di partite. Modica, che non conosco direttamente, ha svolto un ottimo lavoro. È una piazza che merita di alzare l’asticella e dovrebbe provare ad entrare nei play-off. Oberdan? Con l’Olbia la situazione era compromessa ma lui lavora bene con i giovani”.

L’ex dirigente di Cerignola ed Entella ritiene che si dovrebbe ancora pescare tra i Dilettanti: “La stagione di Frisenna è stata molto positiva, Salvo è un po’ calato nel finale, in cui ha trovato meno spazio. In serie D ci sono 2005 e 2006 che vanno ingaggiati anche per patrimonializzare. Il Pescara ad esempio ha appena chiuso una bella operazione ingaggiando Saccomanni dal Notaresco”.

Giulio Frisenna
Il Messina ha scovato in D Giulio Frisenna (foto Paolo Furrer)

Una base su cui lavorare è presente: “Il Messina fa bene a dare continuità. Ai cinque già sotto contratto dovrebbe aggiungerne altri. Manetta è un difensore affidabile, che non ti tradisce. Emmausso è un talento che deve trovare continuità e confermarsi per arrivare magari in B”.

C’è grande attesa per un torneo grandi firme: “Ovviamente Avellino, Benevento e Catania investiranno milioni di euro. La qualità non è sempre eccelsa ma rispetto agli altri gironi incide il fattore ambientale e c’è sempre una squadra sorpresa. Il Trapani di Antonini ha grandi fondi ma anche l’Altamura ha tanti soci e potrà investire bene”. 

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