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Top Spin, Quartuccio: “L’obiettivo resta essere protagonisti ai massimi livelli”

Tra bilanci e programmi futuri. La pandemia di Covid-19 ha interrotto sul più bello il campionato di Serie A1 di tennistavolo, in cui la Top Spin Messina guidava la classifica da imbattuta capolista a due giornate dal termine della regular season, prima dei playoff che si sarebbero svolti proprio nel mese di maggio. Il Consiglio Federale ha optato per il definitivo stop e la non assegnazione del titolo. Il presidente Giorgio Quartuccio ripensa ancora a quella decisione: “E’ un rammarico enorme, questa decisione della Fitet ancora non mi va giù, perché a mio avviso è stata affrettata. Si poteva scorporare la decisione per l’assegnazione del titolo rispetto a quanto andava deliberato per le altre serie. In A1 giocano dei professionisti e ci sono interessi importanti, si poteva aspettare per poi vedere di organizzare un concentramento con partite secche. Se si pensa di far ripartire il calcio non vedo perché non si potesse fare anche nel tennistavolo, magari a fine giugno, dopo aver fatto i tamponi a tutti. Una decisione che ci ha danneggiato, non lo dico perché avremmo vinto sicuramente il titolo, ma avevamo fatto grandi investimenti per poterci riconfermare e volevamo giocarcela fino alla fine”.

La Top Spin Messina durante le premiazioni della Coppa Italia

Due, comunque, i trofei messi in bacheca dalla Top Spin nella stagione 2019/20: la Supercoppa e la Coppa Italia. “La Supercoppa è arrivata a inizio stagione. Avevamo presentato la nuova squadra e c’era grande fermento – afferma Quartuccio – inoltre scendeva in campo per la prima volta la stella Monteiro. Quella volta contro Roma eravamo largamente favoriti e abbiamo vinto. La Coppa Italia è stata una grande soddisfazione. Ci siamo presentati con la squadra incompleta e siamo stati parecchio fortunati nella semifinale con Milano per il ritiro di Guo Ze. Aiutati certamente in quell’occasione dalla dea bendata, ma in finale ci siamo meritati la coppa”.

La squadra per il 2020/21 è già composta. Il francese Andrea Landrieu sarà il volto nuovo del prossimo campionato: “Avevo dato priorità alla conferma di Ismailov, ma il ragazzo mi ha detto che voleva tentare di disputare un campionato ancora più competitivo come quello francese o tedesco. Non potevo aspettare e con Liang, Gullo e Puglisi abbiamo visionato tanti giocatori, tra cui Andrea Landrieu che ha colpito tutti. Un giocatore di altissimo livello, in grande crescita, che ha ottenuto delle vittorie prestigiose. Non vede l’ora di venire a Messina e noi non vediamo l’ora di vederlo all’opera con la nostra maglia”.

Andrea Landrieu, nuovo acquisto della Top Spin Messina

Il transalpino giocherà insieme ai riconfermati Marco Rech Daldosso, Jordy Piccolin e Joao Monteiro: “Con Rech avevo raggiunto un accordo sulla parola già a dicembre, ci tiene tantissimo alla squadra. Successivamente ho proposto pure a Piccolin di fermarsi per altri due anni e anche lui ha detto sì con grandissimo piacere. Ha una clausola valida solo per l’estero a partire del secondo anno. Con Monteiro sono sempre trattative difficili ma alla fine siamo riusciti a metterci d’accordo, si tratta di un professionista di altissimo livello. Non stava bene nelle ultime partite giocate in campionato, ha dovuto subire un intervento chirurgico al ginocchio, adesso ha ripreso ad allenarsi ed è completamente ristabilito”.

Joao Monteiro in azione (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Le strade della Top Spin Messina e di Antonino Amato si sono invece separate dopo quattro anni memorabili: “Antonino è stato con noi quattro anni, tenerlo qui sarebbe stato una forzatura. Merita più spazio, deve sentirsi grande protagonista della squadra per rendere al massimo. La Marcozzi Cagliari, con cui ha firmato, avrà un grande atleta da schierare”.

Per il futuro il presidente Quartuccio tiene alta l’asticella su tutti i fronti: “L’obiettivo è quello di essere protagonisti ai massimi livelli in Serie A1. Sappiamo che Carrara ha fatto una squadra fortissima, ma in campo sarà tutto da giocare e vogliamo raggiungere almeno la finale. Per il resto intendiamo portare avanti un programma coi ragazzi, puntiamo molto sul nostro gioiello Faso e vogliamo far crescere i giovani come Amato, Trifirò e Giannino che avevano iniziato nell’avviamento al tennistavolo insieme alle colonne storiche come mio figlio, i fratelli Zaccone, Rampello, Buono e Sabatino. Abbiamo tante squadre da comporre, ma al momento non conosciamo la formula che verrà varata dalla Federazione per la disputa dei vari campionati”.

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