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Top Spin, Monteiro: “Realizzato l’impossibile, nessuno credeva nel nostro scudetto”

La Top Spin Messina Fontalba è salita nuovamente sul tetto d’Italia. Dopo il 4-1 dell’andata, nella gara di ritorno è arrivata la gioia più grande. Il secondo storico scudetto della società peloritana ha i volti di quattro magnifici alfieri. João Monteiro, leader del gruppo, è più che mai carico al termine della sfida di Carrara che ha garantito il titolo: “Siamo molto felici di essere campioni d’Italia. Meritavamo questo titolo. Abbiamo un grande gruppo, grandi dirigenti, grandi allenatori. I miei compagni di squadra sono meravigliosi. Tutti insieme abbiamo fatto quasi l’impossibile. Quasi nessuno credeva che potessimo vincere questo scudetto, soltanto la squadra e la società ci hanno sempre creduto. La Top Spin Messina ancora una volta ha fatto la storia. Adesso pensiamo soltanto a festeggiare” le parole del portoghese.

Matteo Mutti (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Chi aveva già vissuto con questa maglia le emozioni di un tricolore è Marco Rech Daldosso, in squadra pure nel 2019 quando la Top Spin batté Verzuolo nella doppia finale: “Siamo contentissimi, è stata veramente una battaglia e abbiamo sudato fino all’ultimo. Anche quando sembrava si stesse mettendo bene sono riusciti a riaprire i giochi ed è stata veramente dura. Matteo Mutti ha giocato una grande partita, quella che volevamo con Bobocica. Con tutta la pressione sul 3-2 per Carrara non era assolutamente semplice. Siamo contenti per lui che al primo anno con questa maglia ha giocato una grande finale e dei grandi playoff. Due anni fa il campionato è stato annullato per Covid, mentre l’anno scorso lo abbiamo perso per appena sei punti. È una grande soddisfazione riportare il titolo nella casa in cui deve restare”.

Marco Rech Daldosso (foto Vincenzo Nicita Mauro)

L’uomo copertina è stato senza dubbio Matteo Mutti. Da parte del classe 2000, che ha sconfitto sia Pistej che Bobobica, una prestazione monstre e, soprattutto, il punto decisivo per il 3-3 che ha fatto esplodere la festa: “È stata una partita veramente tesa fin dall’inizio. Avevamo molta tensione, sapevamo che a Carrara era davvero dura. Eravamo nervosi, ma anche molto carichi e abbiamo disputato delle belle partite. Gacina si è dimostrato molto forte ma noi abbiamo dimostrato di essere più squadra di loro, anche nei momenti di difficoltà siamo stati più uniti e abbiamo vinto assieme. Sono contento di avere battuto Bobocica e soprattutto Pistej, con cui avevo perso le ultime due gare, anche abbastanza nettamente. Era la partita a cui tenevo di più anche se ovviamente il punto scudetto è arrivato in quella decisiva. Sono contento per me, la squadra e la società, che ha fatto tanto e ha meritato questa vittoria”.

L’ucraino Yaroslav Zhmudenko (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Tanti i pensieri che scorrono nella mente di Yaroslav Zhmudenko, il quale ha potuto dedicare lo scudetto alla sua Ucraina: “Sono davvero felice di avere vinto una gara così dura per noi. Non era facile giocare a Carrara, con un altro tavolo, un’altra palla. È emerso che siamo davvero un gran bel team. Matteo Mutti ha giocato davvero bene e ha vinto velocemente i suoi due singolari con Pistej e Bobocica. Messina è di nuovo campione, sono felice di avere fatto il massimo per questa squadra, regalando una soddisfazione a tante persone. Sono felice di avere vinto anche per il popolo ucraino e avere ribadito il mio augurio di uno stop alla guerra. Ringrazio tutti per il supporto”. 

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

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Francesco Straface

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